Alcuni siti di enti governativi potrebbero non essere accessibili a parte dei circa 19.000i disabili registrati presso la CPRD (Commission for the Rights of Persons with a Disability), che rappresentano il 4% della popolazione maltese.
Dal momento in cui, secondo le direttive UE, i siti per i diversamente abili devono essere “percepibili, utilizzabili, e comprensibili”, Malta Today ha cercato di fare luce sulla situazione del Paese.
Il commissario per i diritti dei disabili Oliver Scicluna ha dichiarato al quotidiano maltese che, mentre l’accessibilità fisica (come rampe per accedere agli uffici governativi, i video con didascalie per i non udenti, o lettori di testi per non vedenti) sono ormai la norma, l’accesso a siti web è un argomento ancora poco discusso.
Spesso nei siti web degli enti governativi, infatti, non è possibile ingrandire i caratteri, o ascoltare i testi.
Negli ultimi anni ci sarebbero state molte lamentele in merito a questo tema: Scicluna ha menzionato ad esempio il caso di una app maltese che non era accessibile ai non vedenti.
Scicluna ha inoltre sottolineato che molti anziani, anche se non risultano disabili, hanno problemi fisici che non gli permettono di navigare su internet con facilità.
Secondo i piani tutti i siti web governativi saranno controllati entro 3 anni, quelli non conformi verranno segnalati al CPRD e poi passati ad MCA (Malta Communications Authority ); si rischieranno multe sino a 20.000 euro.