Erano tantissimi i manifestanti che si sono radunati sabato mattina di fronte alla Basilica di St. George a Victoria per la conferenza stampa organizzata per mettere un freno alla “anarchia” di tavoli e sedie che hanno invaso la piazza della cittadina gozitana. L’evento ha riunito la parrocchia, i residenti del posto, alcuni consiglieri comunali, gli attivisti di diverse Ong come Moviment Graffitti, Ghawdix, Din l-Art Helwa – Ghawdex, Flimkien ghal Ambjent Ahjar e poi la Socjetà Filarmonika La Stella e il museo il-Hagar (Fondazione Belt Victoria), tutti coesi contro l’occupazione dilagante degli spazi pubblici da parte degli esercizi commerciali.
Una situazione che nei mesi scorsi ha portato a schierarsi anche l’Arciprete della Basilica di St. George, monsignor Joseph Curmi, stanco del labirinto di tavoli, sedie, tendoni e altre strutture che stanno persino limitando lo svolgimento delle funzioni religiose ed hanno bloccato tutti e quattro gli accessi della piazza.
Tuttavia, malgrado i numerosi tentativi di dialogo con la Lands Authority, la Malta Tourism Authority e la Planning Authority, lo scenario non cambia, perché – affermano i manifestanti – «le autorità continuano a eludere le responsabilità e l’applicazione delle norme è praticamente inesistente», tanto che ormai «la piazza è diventata il simbolo del trionfo degli interessi commerciali sui diritti delle persone, mandando su tutte le furie i residenti».
Curmi ha denunciato come sia inaccettabile che i cittadini debbano richiedere e ottenere dei permessi per far rimuovere tavoli e sedie per organizzare matrimoni e funerali, spesso trovandosi comunque a dover affrontare numerosi ostacoli lungo la piazza. Anche la Socjetà Filarmonika La Stella ha dichiarato di aver più volte fatto appello alle autorità per mantenere l’ordine e frenare gli abusi nell’area durante le celebrazioni della festa locale, «ma le autorità continuano a eludere i loro doveri».
Moviment Graffitti ha evidenziato come ciò che accade in St. George Square rifletta una più ampia problematica nazionale, dove gli interessi commerciali prevalgono sui diritti dei cittadini e il suolo pubblico viene sistematicamente occupato da tavoli e sedie che affollano non solo le piazze ma anche i marciapiedi e le strade in tutta Malta e Gozo.
Una situazione che, in assenza di azioni da parte delle autorità, ha portato gruppi di residenti di Sliema, Valletta, Marsascala, Mellieha, St. Paul’s Bay, Cottonera, Marsaxlokk e Victoria a unirsi nella campagna “Il-Bankini taċ-Ċittadini” per difendere i loro diritti e riconquistare gli spazi pubblici. Insieme alle Ong Moviment Graffitti e FAA, il collettivo di residenti ha redatto un documento con richieste e proposte inviato al Primo Ministro e ai ministri competenti, tuttora rimasto senza risposte, nonostante le recenti dichiarazioni di Abela circa la necessità di affrontare la questione.