La Ong Repubblika ha fatto sapere di aver presentato due denunce al Commissario per gli Standard in relazione a presunti abusi del ministro dell’Economia Silvio Schembri, ed alla presunta mancata dichiarazione dei redditi da parte della deputata Rosianne Cutajar.
Nello specifico, i due documenti siglati da Robert Aquilina, presidente della Ong, chiedono l’apertura delle indagini per verificare se Schembri stia violando il codice etico ministeriale, sfruttando presunti benefici derivati dai rapporti con appaltatori e grandi imprese edili locali, che gli concederebbero l’utilizzo di uffici a scopo elettorale a Siggiewi e Luqa, non di sua proprietà. Quest’ultimo di proprietà di Paul Attard, segretario generale della Malta Developers Association, mentre quello di Siggiewi di Anton Camilleri, membro del consiglio esecutivo della stessa associazione di costruttori.
«Un comportamento che può ragionevolmente dare l’impressione che stia compromettendo il suo giudizio o ponendolo in una posizione inappropriata di “obbligo” nei confronti dei fornitori, violando quindi il Codice etico dei Ministri» si legge nel documento presentato da Aquilina.
A questo si aggiunge un’altra questione da chiarire, quella che vedrebbe, sempre Schembri, utilizzare dei funzionari pubblici alle dipendenze del Ministero nei suoi uffici distrettuali.
La richiesta di indagare sul ministro dell’Economia si è basata sulle recenti rivelazioni diffuse da The Shift News e Times of Malta, e sul comportamento che lo stesso avrebbe tenuto in Parlamento, quando gli sono stati chiesti chiarimenti in merito ad entrambe le faccende.
Sempre Repubblika ha poi chiesto di indagare su Rosianne Cutajar, dopo che nei giorni scorsi Times of Malta ha rivelato come la deputata laburista aveva omesso dalla dichiarazione dei redditi i compensi percepiti da un lavoro extra-parlamentare ottenuto nel 2019 presso l’Institute of Tourism Studies. Mansione di cui si è venuto a sapere solo dopo che sono stati diffusi online i messaggini WhatsApp che Cutajar si scambiava con Yorgen Fenech.