Una nuova ed ambiziosa strategia per lo smaltimento dei rifiuti edili è stata annunciata sabato mattina dal ministro dell’Ambiente Aaron Farrugia, insieme al vicedirettore di Environment and Resources Authority (ERA), Kevin Mercieca.
A Malta circa l’80% del totale dei rifiuti è derivante dal settore edile, rispetto al 25% degli altri Stati dell’Unione Europea.
Queste stime, unitamente ai progetti per la realizzazione del tunnel sottomarino per collegare Malta e Gozo e della linea metropolitana, hanno indotto il Governo a porre in atto una strategia che entro il 2030 dovrà definire non solo gli standard per lo smaltimento dei rifiuti edili, ma anche l’introduzione di un quadro normativo per la gestione degli stessi.
Attualmente, la maggior parte delle macerie viene utilizzata per il riempimento delle cave abbandonate e solo il 20% viene riciclato, creando così il problema degli spazi per lo smaltimento, date anche le ridotte dimensioni dell’isola.
«L’impulso alla costruzione che questo Governo ha prodotto dal 2013 ha generato livelli di rifiuti edili senza precedenti, che ovviamente hanno avuto delle ripercussioni, ed è per questo che questa strategia è estremamente importante. Finora ci siamo affidati al riempimento delle cave, ma se vogliamo migliorare gli standard del settore dobbiamo farlo attraverso la riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio alla fonte» ha affermato Farrugia.
Il nuovo Piano comprenderà ben quindici misure in quattro aree critiche, puntando in primo luogo alla progettazione per ridurre il problema alla fonte, alla gestione dei rifiuti, migliorando poi la logistica della raccolta differenziata ed infine introducendo elevati standard di qualità nell’esecuzione dei lavori.
Saranno introdotti inoltre degli enti regolatori con nuove e specifiche normative. Il Governo promuoverà anche degli incentivi per il ripristino di case abbandonate e per ridurre l’accumulo di scarti generati dalle nuove costruzioni.
«La strategia servirà a favorire un cambiamento culturale per il settore, in modo che inizieremo a guardare ai rifiuti in un modo diverso. Cambieremo il nostro atteggiamento e ridurremo al minimo i rifiuti da costruzione» ha affermato il vicedirettore dell’ERA, ritenendo di rilevante importanza che tutti i rifiuti che non potranno essere eliminati dovranno essere necessariamente riciclati.
Dal 2028 per l’edilizia residenziale ad alta densità saranno previsti degli obiettivi per riciclare almeno il 40% di tutto il materiale scavato.