Due Ong hanno chiesto l’immediata sospensione delle operazioni presso l’impianto di lavorazione del tonno a Birzebbugia a causa del “fetore insopportabile” e della perdita di liquami nei pressi dello stabilimento.
Moviment Graffitti e Għaqda Storja u Kultura Birżebbuġa hanno inviato una lettera al ministro dell’Energia Miriam Dalli e al ministro dell’Economia Silvio Schembri raccontando la situazione in cui verserebbero i residenti e i lavoratori nei dintorni di Birzebbugia, Benghisa e Hal Far, costretti a vivere in condizioni di estremo disagio a causa dell’insopportabile odore e delle perdite di liquami organici provenienti dalla nuova fabbrica di riciclaggio del tonno di proprietà di Aquaculture Resources Ltd ad Hal Far.
«Questa fabbrica ha creato condizioni “squallide” prima inesistenti nel quartiere di Birzebbugia» scrivono le Ong nel comunicato stampa diffuso nella giornata di venerdì 25 novembre, informando che, di recente, le strade della stessa cittadina sono state inondate da resti di pesce con conseguente impatto sulla vita di chi risiede nelle vicinanze.
Degli sforzi per mitigare la situazione sembrano essere stati compiuti a seguito di un incontro che ha avuto luogo tra il Consiglio Locale di Birzebbugia, l’Autorità per le Risorse Ambientali (ERA) e Water Services Corporation (WSC) ma, a detta delle due Ong, non sarebbero ancora sufficienti per arginare i problemi quotidiani che i cittadini devono affrontare e, a tal proposito, hanno fatto appello affinchè l’impianto di lavorazione del tonno sospenda le operazioni fino a quando non sarà in grado di gestire l’emissione di odori.
«I profitti dell’industria del tonno non possono mai venire prima della salute e della sicurezza dei residenti e degli ambienti in cui vivono» affermano Moviment Graffitti e Għaqda Storja u Kultura Birżebbuġa, concludendo che si impegneranno ad intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire tutela e qualità alla vita delle persone che risiedono nella zona.
Facendo un passo indietro e dando uno sguardo al comunicato diffuso dal Consiglio Locale di Birzebbugia lo scorso 23 novembre a seguito dell’incontro avvenuto, come accennato prima, con i rappresentanti di ERA e di WSC, si evince che sono state numerose le segnalazioni inviate dal Comune all’Ente ambientale in merito alla presenza di odori maleodoranti provenienti dai sistemi di drenaggio dell’impianto quando il vento tira in direzione di Birzebbugia, motivo per il quale lo stesso Consiglio Locale aveva insistito affinchè l’autorità effettuasse dei controlli per garantire che il nuovo impianto per la lavorazione dei resti di pesce, entrato in funzione da poco, fosse effettivamente conforme ai requisiti richiesti per il rilascio delle autorizzazioni ambientali.
ERA aveva reagito spiegando che nelle ultime settimane stava effettivamente indagando sui reclami pervenuti da residenti e attività commerciali situate nelle vicinanze dell’impianto di lavorazione del tonno di Birzebbugia, rimarcando come i propri funzionari fossero stati regolarmente presenti in diverse ore della giornata e anche a tarda notte, sia nella zona industriale che nelle zone residenziali e aree limitrofe, per dare riscontro alle denunce pervenute, oltre a monitorare le attività sia nel nuovo impianto che sui moli in prossimità della cittadina, compresi quelli a Freeport.
A seguito di queste analisi e dei vari sopralluoghi effettuati sul posto, la stessa Autorità per le Risorse Ambientali ha poi confermato che «l’impianto risulta conforme, salvo carenze minori che sono state immediatamente risolte dall’operatore».
Dal canto suo, sempre nel comunicato diffuso dal Consiglio Locale di Birzebbugia, anche Water Services Corporation sembra aver dichiarato di aver riscontrato gli stessi problemi sollevati dal Comune, invitando Aquaculture Resources Ltd ad interrompere lo scarico dei rifiuti liquidi nel sistema di drenaggio di Birzebbugia, trasportandoli e smaltendoli altrove.
Tornando ad oggi, alla luce dei fatti si evince quindi che non sembra essere stato ancora raggiunto un equilibrio tra cittadini, Comune, azienda ed autorità.