La Protezione Civile maltese ha portato a termine una missione umanitaria di cinque giorni nella municipalità di Al-Asabaa, in Libia, in seguito a una serie di incendi che hanno devastato decine di abitazioni. Le cause dei roghi restano al momento ancora sconosciute.
Tramite il comunicato stampa diffuso dal Ministero degli Interni si apprende che cinque ufficiali maltesi sono stati impegnati sul campo per valutare la situazione e fornire alle autorità del posto le prime analisi tecniche utili alle indagini. L’intervento è stato svolto nell’ambito del Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea, attraverso il quale Malta offre assistenza umanitaria in ambito internazionale come già accaduto in passato in Grecia, Turchia e la stessa Libia.

La squadra ha operato in collaborazione con esperti provenienti da Estonia e Finlandia, ricevendo anche il supporto logistico del Centro nazionale libico per la gestione delle emergenze, crisi e catastrofi.
Il ministro degli Interni, Byron Camilleri, ha sottolineato come questa missione testimoni il ruolo attivo della Protezione Civile maltese non solo nel rispondere alle emergenze locali, ma anche nel fornire sostegno a popolazioni colpite da disastri oltre i confini nazionali. Camilleri ha ribadito l’impegno del governo nel rafforzare continuamente le risorse umane e tecniche dei Corpi disciplinati, affinché possano operare al massimo livello.
Anche il direttore generale della Protezione Civile, Peter Paul Coleiro, ha espresso il proprio ringraziamento alle autorità libiche per la cooperazione fornita, e ha elogiato la dedizione degli operatori maltesi, pronti a intervenire dove necessario per garantire maggiore sicurezza e protezione alle famiglie, ovunque esse si trovino.
(photo credits: DOI / Ministero degli Interni)
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