Svariati proprietari insorgono contro la proposta di riforma del mercato degli affitti, la quale prevede di allungare la durata minima di locazione da sei mesi ad un anno.
I proprietari di casa maltesi si sono riuniti ieri durante un’assemblea organizzata dall’associazione costruttori Malta Developers Association per discutere il futuro del settore affitti.
Recentemente è stata depositata in parlamento una proposta di riforma degli affitti, da cui sono sorte polemiche su più fronti, sia tra i proprietari che tra gli inquilini.
Allungamento del periodo minimo di locazione, tutela dei depositi cauzionali, pagamento dell’imposta sul reddito incassato dalle locazioni, lotta contro l’affitto degli immobili a fini commerciali (airbnb) e subaffitti e bollette sono i punti affrontati dalla proposta.
Se da una parte gli inquilini sono insoddisfatti perchè questa proposta non pone limite ai prezzi, dall’altra i proprietari non sono disposti ad allungare i tempi minimi di locazione.
A tal riguardo, un numero consistente di locatori si sono detti disposti a togliere le proprie case dal mercato in caso la proposta venga tramutata in legge senza variazioni che li tuteli.
Appartamenti abbandonati dalla notte al giorno ed inquilini morosi sono altri motivi di malcontento per i proprietari immobiliari, oltre ai problemi con le utenze.
Per questo molti dei presenti hanno richiesto che non venga aumentata la tempistica minima di locazione da sei mesi ad un anno, specie in caso di affitto a stranieri.
Gli organizzatori dell’incontro si sono detti pronti ad accogliere tutte le proposte a loro fornite, che si andranno ad aggiungere a quelle che già copiose che arrivano via email e telefono.
Da tali proposte, la direzione dell’associazione si è detta pronta a presentare una serie di emendamenti da inserire alla riforma già depositata.