L’Autorità per l’Uso Responsabile della Cannabis (ARUC) ha espresso «grande preoccupazione» nel notare che a Malta siano disponibili prodotti semi-sintetici a base di cannabinoidi, denominati esaidrocannabinolo (HHC), HXC o THC-Mix, insieme a vari prodotti come fiori, hashish e alimenti come caramelle gommose venduti liberamente in diversi negozi e tramite fattorini che consegnano cibo a domicilio.
Nel comunicato diffuso dall’ARUC si legge che l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) aveva lanciato l’allarme alla fine del 2021, dopo che un nuovo cannabinoide semi-sintetico chiamato esaidrocannabinolo (HHC) era stato messo in vendita nel mercato della droga statunitense.
L’HHC è sintetizzato dal cannabidiolo (CBD), che a sua volta viene estratto dalla cannabis a basso contenuto di THC (canapa). Viene venduto come sostituto della cannabis e dei prodotti THC (tetraidrocannabinolo) e i rapporti indicano che, se consumato in dosi elevate, mostra effetti psicoattivi simili al THC.
«L’HHC non è specificamente gestito dal sistema internazionale di controllo dei farmaci e ciò non avviene neanche nella maggior parte degli Stati membri dell’UE» dichiara l’Autorità, che evidenzia come questi prodotti non siano regolamentati dalla ACT n. LXVI del 2021 e non si trovino naturalmente nella pianta di cannabis (fito-cannabinoidi).
I prodotti includono fiori di cannabis (canapa) a basso contenuto di THC e resina su cui l’HHC è stato spruzzato o miscelato con HHC, prodotti da vaporizzare ed edibili.
«Poiché la produzione di HHC non è necessariamente conforme alle “buone pratiche di fabbricazione”, le contaminazioni dovute a residui di estrazione o sottoprodotti sintetici potrebbero comportare rischi imprevisti. Inoltre potrebbero essere presenti anche tracce di metalli pesanti provenienti dal catalizzatore utilizzato per l’idrogenazione» scrive ARUC che, nelle prossime settimane, istituirà un comitato consultivo multidisciplinare di esperti e aprirà dialoghi con altri Paesi dell’UE che stanno sperimentando fenomeni simili, per confrontarsi sulle sfide e le soluzioni legate ai prodotti cannabinoidi semi-sintetici emergenti sul mercato.
In considerazione della natura non regolamentata di queste nuove sostanze psicoattive e dell’assenza di studi sugli effetti sulla salute dell’HHC, l’ARUC ha consigliato al pubblico di diffidare dei prodotti sintetici e semi-sintetici a basso contenuto di THC e di prendere atto dei rischi a cui si va incontro consumando questi prodotti semi-sintetici, visto che non è ancora chiaro quali possano essere i potenziali danni sulla salute.