Sale la tensione per la grande piattaforma petrolifera ben visibile da oltre un anno nel Grand Harbour di Valletta, che – rovinando l’estetica del paesaggio – ha sollevato l’indignazione del Presidente della Fondazione Valletta 2018, Jason Micallef.
In una conferenza stampa tenutasi sullo sfondo del Palumbo Shipyard, il cantiere navale siciliano che ospita la piattaforma, con la sua struttura visivamente discutibile, Micallef ha detto di aver incontrato diverse autorità, ma senza riuscire a ottenere informazioni precise sui tempi di spostamento dell’impianto.
D’altro canto un portavoce della ditta Palumbo ha reso noto che il cantiere di fronte a Valletta è stato preso in affitto con un contratto biennale, che dovrebbe scadere il prossimo anno, evidenziando i benefici di tale attività per l’economia nazionale e come la lunga storia del Grand Harbour sia proprio legata alla cantierizzazione navale.
Secondo Micallef, tuttavia, la manutenzione della piattaforma petrolifera avrebbe dovuto lasciare spazio e priorità alla prestigiosa nomina di Valletta a capitale europea della cultura per il 2018.
Del resto anche nel mondo della cultura l’estetica vuole la sua parte.