Nel corso della conferenza stampa avvenuta lo scorso mercoledì in occasione dell’inaugurazione del nuovo centro di comando dedicato alla linea di emergenza 112 presso l’ospedale Mater Dei, il ministro della Salute Chris Fearne ha approfittato dell’incontro per fornire aggiornamenti relativi all’attuale situazione COVID-19 a Malta.
Rassicurando i cittadini, Fearne ha spiegato che non sono previste al momento nuove restrizioni per il contenimento della pandemia da COVID-19.
Sebbene negli ultimi giorni l’Europa sia stata investita da una nuova impennata di contagi, tanto da costringere alcuni Paesi a ricorrere a severe misure restrittive al fine di diminuire la diffusione del contagio, Malta sembra vivere una situazione più stabile.
Infatti, come spiegato dal ministro della Sanità, sono sotto controllo sia i ricoveri in ospedale che i pazienti in terapia intensiva, entrambi indici che impattano sulle decisioni del Governo di rafforzare o meno le vigenti restrizioni. «A differenza di altri Paesi, non vediamo la necessità di introdurre ulteriori misure. Malta ha attualmente il tasso di mortalità da COVID-19 più basso al mondo grazie all’alto tasso di vaccinazione» assicura Fearne.
La somministrazione delle dosi di richiamo
Intanto, la distribuzione delle dosi di richiamo del siero anti COVID-19 procede a ritmo serrato, con l’intento di accelerare sempre di più con le vaccinazioni.
Entro fine novembre il “booster” sarà stato somministrato a tutti gli operatori sanitari e lavoratori in prima linea, agli insegnanti ed alle persone con condizioni di salute che riducono l’immunità.
Dal prossimo lunedì 29 novembre, tutti i cittadini dai 50 anni in su potranno registrarsi sul portale dedicato (vaccin.gov.mt) per ricevere l’inoculazione della terza dose entro fine dicembre, mentre da gennaio sarà la volta delle persone di età compresa tra 40 e 49 anni.
Il vaccino ai più piccoli
Il Governo che era in attesa dell’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (EMA) per iniziare a distribuire le dosi di vaccino anche ai bambini di età compresa tra i cinque e gli undici anni, ha ricevuto giovedì il definitivo “via libera” alla somministrazione.
Secondo le stime, il programma di vaccinazione dei bambini dovrebbe iniziare a metà dicembre. I primi ad avere la priorità saranno quelli con malattie croniche ed i vulnerabili.
La situazione dei casi attivi
Intervenuta sulla questione contagi, la sovrintendente alla Sanità Pubblica Charmaine Gauci ha chiarito che i cluster significativi provengono da nuclei famigliari, luoghi di lavoro e scuole, anche se per molti non è stato possibile ricostruire la mappa del contagio.
Gauci ha dichiarato che i casi importati rimangono numericamente più bassi rispetto a quelli registrati in precedenza; sembrerebbe inoltre che l’età media delle persone contagiate si aggiri attorno ai 37 anni.