«Molti pazienti Covid-19 che risultano attualmente ospedalizzati sono stati ricoverati per altre patologie e solo durante i test di routine si sono scoperti positivi».
Ad affermarlo la Sovrintendente alla Sanità Pubblica, Charmaine Gauci, durante un intervento alla trasmissione TVAM giovedì mattina riportato da TVM, durante il quale ha inoltre confermato l’alto tasso di contagiosità della variante Omicron che risulta però portare meno complicazioni nei soggetti positivi; «un fattore dovuto anche all’alto tasso di vaccini somministrati – afferma Gauci – con l’intera nazione che ha quasi del tutto ricevuto entrambe le dosi ed il 50 per cento di adulti vaccinati a cui è già stata inoculata anche la dose di richiamo».
Nonostante quindi Omicron si diffonda circa il 10 per cento più rapidamente delle altre varianti (a dimostrarlo anche i dati divulgati quotidianamente dal Ministero della Salute), l’alto numero di persone ospedalizzate non si trovano ricoverate perché totalmente soggette a complicazioni da contagio. Tanti di loro, infatti, hanno scoperto di essere positivi solo dopo aver fatto il tampone una volta arrivati in ospedale per altre ragioni e, di conseguenza, sono stati poi attivati i protocolli sanitari del caso.
Gauci ha inoltre affermato che, in linea di massima, i soggetti contagiati dalla variante sudafricana Omicron iniziano a manifestare i primi sintomi circa due giorni dopo il primo contatto, per poi persistere per tre giorni fino a scomparire.
Sempre secondo la Sovrintendente alla Sanità Pubblica, i protocolli per il contenimento della pandemia cominceranno ad essere ridotti quando il Covid-19 inizierà ad essere considerato endemico e potrà essere quindi trattato come qualsiasi altro virus. Gauci ha nuovamente ricordato e sottolineato l’importanza del ruolo dei vaccini a livello globale affinchè si possa non solo contenere, bensì sconfiggere del tutto la pandemia.