Nonostante mercoledì Liquigas Malta, il principale fornitore di petrolio liquido del Paese, abbia confermato di aver assicurato alle autorità competenti la fornitura di GPL necessaria al sostentamento dell’intera nazione per i prossimi tempi, lo spettro di terrore che aleggia sull’impatto dell’invasione russa in Ucraina sembra aver “spaventato” molti cittadini che, nelle scorse ore, hanno preso d’assalto i rivenditori di bombole del gas.
Parrebbe infatti che in sole 36 ore la vendita dei “preziosi” cilindri di gas a Malta sia schizzata alle stelle, raddoppiando i volumi precedenti.
Secondo le informazioni rilasciate da Liquigas Malta, la corsa al petrolio liquido sarebbe iniziata martedì pomeriggio, intensificandosi nella giornata di mercoledì in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal Primo Ministro Robert Abela sulle possibili conseguenze della guerra in Ucraina e sui relativi problemi di approvvigionamento di GPL.
Abela ha però poi ribadito, aggiustando il tiro, che «il governo continuerà a garantire sufficiente approvvigionamento per il Paese per i prossimi mesi, oltre ad offrire sostegni finanziari, qualunque sia il costo da pagare».
Questo, fa sapere Liquigas Malta, è stato ottenuto grazie al supporto di SHV Energy, società olandese azionista della compagnia maltese, leader globale nella distribuzione di GPL in oltre 25 Paesi nel mondo.