Circa un quarto dei bambini nati a Malta nel 2017 sono figli di donne straniere.
I dati, raccolti dal sistema informativo nazionale di ostetricia, comprendono tutte le nascite in ospedali pubblici e privati a Malta e a Gozo. Le donne senza la cittadinanza maltese che hanno partorito nell’arcipelago nel 2017 sono il 22,2%, in forte incremento rispetto all’8% di dieci anni fa e al 4,9% nel 2000. La tendenza è invece opposta per il numero di bambini nati da donne maltesi, passato da 3.511 nel 2007 a 3.364 in 2017.
Circa un terzo delle madri straniere arriva dall’Europa occidentale, mentre le donne dell’Europa orientale rappresentano il secondo gruppo più numeroso, ossia il 25% del totale. Le neo mamme africane ammontano a circa il 15%, mentre per un quinto sono asiatiche o mediorientali.
Va ricordato che questi numeri sono la diretta conseguenza del grande afflusso di lavoratori stranieri, che tra il 2013 e il 2017 sono aumentati in media di 8.700 persone ogni anno – rispetto a una media di 1.700 immigrati regolari all’anno registrati nei precedenti cinque anni.
Le cifre sono state commentate sul quotidiano Malta Today dallo storico Simon Mercieca, che ha sottolineato come Malta sia storicamente un crogiolo di culture differenti, nonostante le recenti mutazioni del fenomeno migratorio, caratterizzato da un numero sempre maggiore di donne, quando invece in passato i migranti erano principalmente uomini.
L’economista Marie Briguglio ha invece ribadito le preoccupazioni sulla pressione che l’aumento demografico continuerà a esercitare nei servizi e nelle infrastrutture, ma anche sui salari e il costo degli affitti, incrementando le diseguaglianze e nuove tensioni a livello sociale.