Continua la saga legata a No Deposit Cars, la concessionaria d’auto al centro del ciclone a seguito degli esposti legali dei 26 clienti che nei giorni scorsi hanno chiesto la rescissione dei contratti di acquisto rateizzato delle vetture, sostenendo di essere stati vittima di frode, associazione a delinquere e violazione della privacy.
Proprio nella giornata di oggi, la società di proprietà di Christian Borg, è tornata a far parlare di sé dopo aver affisso in bella vista un’insegna di grandi dimensioni sulla facciata anteriore del proprio showroom, con il volto di Jason Azzopardi, il legale che insieme a Kris Busietta sta guidando la protesta giudiziaria.
Chiaramente di natura derisoria, l’immagine ritrae l’avvocato vestito in abito clericale sopra lo sfondo della gerosolimitana Basilica del Santo Sepolcro, che la tradizione indica come il luogo dove sarebbe avvenuta la sepoltura e la resurrezione di Gesù Cristo, con tanto di un messaggio di “Buona Pasqua”.
Secondo Times of Malta la scelta dell’immagine ritraente il luogo sacro non sarebbe casuale ma, anzi, si riferirebbe ad una vicenda risalente al 2017, quando un suo viaggio a Tel Aviv innescò polemiche legate sia alla ex moglie che alle spese dell’hotel pagate da Tumas Group, di cui Yorgen Fenech era amministratore delegato.
Questa è la seconda volta nel giro di pochi giorni che No Deposit Cars si affida ai social per “intimidire” Azzopardi e le 26 persone che hanno presentato la protesta giudiziaria, dopo la diffusione delle loro generalità e dati personali avvenuta attraverso un video postato online dalla stessa società come una sorta di “diritto di replica”.
Oltre all’azione legale guidata proprio da Azzopardi e Busietta, No Deposit Cars risulta attualmente sotto indagine anche da parte del Commissariato per la protezione dei dati e dell’Autorità per la concorrenza e i consumatori per la vicenda legata alle clausole contrattuali di noleggio o acquisto di un’auto, che in molti casi prevedevano l’installazione di GPS in grado di tracciare 24 ore su 24 i movimenti e la posizione dei veicoli, costituendo una probabile violazione della legge sulla protezione dei dati.