La nuova tassa ambientale decisa dall’Unione Europea sui trasporti marittimi porterà a una vera e propria bastonata economica per i maltesi.
Nella giornata di lunedì, la compagnia italiana “Grimaldi Euromed” ha infatti annunciato un forte aumento dei prezzi, giustificato proprio dal nuovo canone, che dovrebbe essere introdotto a partire dal 2024. A interessare i rialzi delle tariffe, riportano i media locali entrati in possesso delle informazioni inviate agli addetti al settore, saranno anche i trasporti via container tra Malta e quattro porti italiani: Catania, Salerno, Livorno e Genova.
E se qualcuno pensa che gli aumenti saranno di poco conto, si sbaglia di grosso. Nel primo trimestre del 2024, inviare un container da Malta a Catania, il porto italiano più vicino all’arcipelago, potrebbe costare tra i 25 e i 50 euro in più, mentre la rotta per Salerno potrebbe fronteggiare un aumento compreso tra 40 e 80 euro. Ancora peggio, secondo Malta Today, andrà a chi invierà merce tra Malta e Livorno e Genova, con sovrapprezzi che oscilleranno tra i 46 e i 92 euro.
Ma in cosa consiste la “Emissions Trading System”? Semplice: per tentare di diminuire l’inquinamento causato dalle navi da trasporto, le compagnie dovranno acquistare delle quote relativamente alle emissioni di carbonio prodotte quando viaggiano verso porti facenti parte dell’Unione Europea. E, ovviamente, più la nave va lontano e più quote sarà costretta ad acquistare.
E l’aumento dei prezzi già annunciato potrebbe essere solo l’inizio: nel 2024 le compagnie di navigazione dovranno infatti pagare le tasse solo sul 40% delle emissioni, mentre nel 2025 e nel 2026 si salirà rispettivamente al 70% e al 100%, causando inevitabilmente ulteriori aumenti per i trasporti dei container via mare.
La stessa Grimaldi avrebbe dichiarato di essere di fatto costretta a far pagare di più i propri clienti, aggiungendo che il listino prezzi sarà aggiornato ogni trimestre.
Sulla questione è intervenuto Peter Agius, europarlamentare del partito Nazionalista che non ha perso occasione per attaccare il governo Laburista, a suo dire colpevole di non aver negoziato a dovere con Bruxelles. «Malta è un Paese insulare e patirà questi aumenti più di altre nazioni. Ora è importante che si presentino a Bruxelles le nostre difficoltà in maniera più efficace, in modo che i consumatori e le imprese maltesi non patiscano conseguenze sproporzionate».
Al momento, come prima mossa, il partito Laburista ha presentato una serie di interrogazioni parlamentari alla Commissione Europea sui rischi economici, per mano dell’eurodeputato Cyrus Engerer.