Gli oneri aggiuntivi sui prelievi di contanti da una banca diversa dalla propria non sono il risultato di una direttiva UE, ma di una “decisione commerciale” degli istituti di credito maltesi: lo sostiene la Commissione Europea.
Il chiarimento è arrivato dopo l’annuncio dei nuovi sovrapprezzi, a partire da 2,50 euro, che entreranno in vigore da giovedì 1 febbraio.
Secondo quanto riferito da un portavoce della Commissione Europea a un quotidiano locale, la direttiva citata dalle banche non ha nulla a che fare con i nuovi aumenti, che sarebbero frutto di una decisione di natura commerciale presa da alcune banche maltesi.
La direttiva europea – sostiene ancora il portavoce di Bruxelles – ha assunto una posizione neutrale rispetto al prezzo dei prelievi bancomat, sebbene renda obbligatorio per le banche informare i clienti degli eventuali oneri sostenuti prima di concludere la transazione.
In ogni caso, le banche avrebbero piena facoltà di chiedere commissioni o meno ai propri clienti, nonchè di concedere almeno un numero fisso di prelievi gratuiti anche da altri sportelli bancomat nel corso dell’anno.