Attivisti e gruppi di residenti di Valletta (e non solo) si sono uniti per una protesta indetta proprio nella capitale all’ora di pranzo, domenica prossima, per chiedere ancora una volta che sia posto un freno alla “anarchia” di tavoli, sedie e strutture commerciali che ormai costantemente invadono strade, marciapiedi, piazze e spiagge creando disagi. Come quanto successo poche settimane fa quando un’ambulanza è rimasta bloccata lungo Triq Santa Lucija proprio per via dell’occupazione della strada.
La manifestazione, organizzata da Moviment Graffitti insieme a diverse associazioni di residenti, ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere azioni concrete da parte del governo che aveva promesso di intervenire sulla situazione, oltre che per prevenire ulteriore degrado degli spazi pubblici.
Il corteo, che partirà alle 12:15 da Merchants Street vicino al museo MUZA, attraverserà le strade della capitale per mostrare come Valletta stia diventando ogni giorno di più un vero e proprio «percorso ad ostacoli». Secondo i residenti, le vie storiche della città, che dovrebbero essere accessibili e sicure per tutti, vengono invece soffocate da un numero crescente di strutture commerciali che rendono il passaggio difficile, se non impossibile, ai genitori con passeggini o agli individui con problemi di mobilità.
«Nonostante le promesse del governo di limitare l’eccessiva invasione degli spazi pubblici da parte delle attività commerciali e di ripristinare l’accesso per i cittadini, non abbiamo ancora visto alcun intervento concreto», ha dichiarato Moviment Graffitti.
La situazione, denunciano gli attivisti, sta peggiorando la qualità della vita, soprattutto nelle zone più colpite come Sliema, Marsascala, Mellieha e St. Paul’s Bay, dove i residenti si trovano a dover combattere quotidianamente contro le attività che cannibalizzano illegalmente i marciapiedi.
Le autorità, seppur consapevoli del problema, sembrano ignorare le richieste d’intervento, nonostante le numerose sollecitazioni e l’appello per una legislazione più severa e per una maggiore trasparenza nel rilascio dei permessi.
La protesta di domenica 22 settembre rientra nella campagna “Il-Bankini taċ-Ċittadini“, lanciata cinque mesi fa per contrastare questa invasione selvaggia del suolo pubblico e che ha dato vita a numerose proteste negli ultimi mesi. «Questo degrado sfrenato sta distruggendo la vivibilità delle nostre città. Vogliamo che le autorità finalmente ascoltino le nostre richieste e proteggano gli spazi pubblici per tutti», conclude la Ong tra le note del comunicato.
La manifestazione è organizzata da Moviment Graffitti, Sliema Residents Association, Residenti Beltin, Marsaskala Residents Network, Azzjoni Tuna Artna Lura, Residenti Mellihin, Residenti San Pawl il-Bahar and Marsaxlokk Heritage Group.
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