L’agenzia che gestice la vendita dei passaporti ha avviato un’indagine sulle origini dei redditi dichiarati dai multi-milionari che aspirano a diventare cittadini maltesi.
Così Malta risponde alle preoccupazioni arrivate dalla Commissione Europea sulle attività di molti extracomunitari, in particolare russi, che mirano a entrare nell’Unione Europea.
“Il nostro team di inchiesta oggi è composto quasi interamente da ex funzionari del settore che hanno lavorato presso le principali banche del Paese, e con i quali abbiamo sviluppato una matrice di rischio che ci consente di effettuare una valutazione appropriata sull’opportunità o meno di approvare ogni singola richiesta” ha assicurato Jonathan Cardona, amministratore delegato di Malta IIP Agency.
La Commissione ha rivolto una serie di raccomandazioni agli stati membri dell’UE che vendono la cittadinanza, ovvero Austria, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania e Portogallo, oltre naturalmente a Malta.
Vera Jourova, commissaria europea per la giustizia, ha dichiarato inoltre al Financial Times che i programmi di vendita della cittadinanza in otto Stati membri saranno esaminati nell’ambito di una più ampia iniziativa contro il riciclaggio di denaro sporco e la corruzione.
Il programma IIP del governo fino ad oggi ha portato nelle casse dello Stato oltre 680 milioni di euro, ai quali si aggiungono ulteriori 170 milioni di euro in investimenti immobiliari. I passaporti concessi dal 2014 ammontano a circa 800, tra richiedenti diretti e familiari, con un tasso di rifiuto del 24%.