Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Per l’occasione diversi attivisti e volontari delle associazioni Moviment Graffitti, Women’s Rights Foundation e Young Progressive Beings, impegnate da anni nel portare avanti e difendere i diritti delle donne, organizzeranno un incontro che si svolgerà venerdì 26 novembre, alle ore 17:30, davanti al tribunale di Valletta, per ricordare le sedici donne uccise per mano dei loro partner, fidanzati o mariti negli ultimi dieci anni a Malta.
L’evento, posticipato di un giorno a causa delle pessime condizioni meteorologiche, denominato “No excuse for violence and abuse” (Nessuna scusa per violenza e abusi) è aperto a tutti ed ha l’obiettivo di ricordare agli aggressori che non ci sono scuse per l’uso della violenza e degli abusi, ma anche per chiedere alle Autorità di prendere più seriamente le minacce che mettono a repentaglio la sicurezza delle donne.
La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 1999. Il 25 novembre segna anche l’inizio dei “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere” che precedono la Giornata mondiale dei diritti umani del 10 dicembre di ogni anno, promossi nel 1991 dal Center for Women’s Global Leadership e sostenuti dalle Nazioni Unite, per sottolineare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.
Secondo quanto dichiarato da Women’s Rights Foundation’s, l’ultimo femminicidio a Malta risale al mese di gennaio 2020; altri due casi sono stati registrati nel 2019 e quattro nel 2018 e 2016.
Dal 1 gennaio al 31 agosto di quest’anno, 1.085 persone sono state portate davanti alla Corte per casi di violenza domestica. Di questi 821 sono uomini e 264 donne.