Al termine della visita fra Stati Uniti e Canada, il premier Joseph Muscat ha annunciato l’interesse delle aziende Canadesi nella produzione di cannabis medica su suolo maltese.
Durante la sua visita oltreoceano, oltre ai colloqui con gli espatriati maltesi, Muscat ha incontrato diversi investitori provenienti principalmente dal settore della blockchain e della produzione di cannabis a scopo terapeutico.
Secondo quanto dichiarato dal premier, l’intenzione del Governo nei prossimi tre anni è di produrre ed esportare quantitativi di cannabis medica per oltre un miliardo di euro. Produzione che inizierà già dai primi mesi del prossimo anno.
L’interesse del Governo nei confronti del settore si era già manifestato quest’estate, dopo la notizia che l’azienda europea MGC Pharmaceuticals ha avviato la produzione di farmaci a base di cannabis sull’isola, investendo in strutture più di dieci milioni di euro.
Il premier Muscat ha esposto i benefici che gli investitori apporteranno al Paese, generando più di 900 nuovi posti di lavoro. Aggiungendo anche che, quando uno Stato sostiene idee e progetti innovativi, attira l’interesse internazionale e di conseguenza più investitori.
Oltre alla promessa di una crescita economica, si spera che l’apertura al settore apporti dei benefici anche a quei pazienti che hanno difficoltà ad accedere alle terapie a base di cannabinoidi.
Nonostante già dallo scorso anno sia legale l’utilizzo di cannabis a scopi terapeutici, l’accesso ai medicinali pare ancora molto difficile e dispendioso, oltre che demonizzato. Ogni prescrizione deve prima passare l’approvazione del Dipartimento di Salute Pubblica e le terapie raggiungono i costi esorbitanti di migliaia di euro l’anno.
Di fatto la maggior parte dei pazienti rinuncia a questo tipo di cura, che si è dimostrata efficace nel trattamento di dolori cronici, della sclerosi multipla e degli effetti collaterali della chemioterapia.