Papa Francesco, il 266° successore di San Pietro e primo Pontefice gesuita e sudamericano della storia, è deceduto alle 7:35 di lunedì 21 aprile lasciando un segno indelebile nella Chiesa cattolica e nel mondo. Salito al soglio pontificio il 13 marzo 2013 come successore di Papa Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio si è distinto per il suo stile pastorale semplice e diretto, per l’impegno per i poveri, gli emarginati, la giustizia sociale e il dialogo tra le religioni.
In risposta alla sua scomparsa, il Governo maltese ha annunciato in un comunicato ufficiale che martedì 22 aprile 2025 sarà osservato come giorno di lutto nazionale, «in segno di rispetto per Sua Santità Papa Francesco». Una seconda giornata di lutto sarà osservata il giorno del funerale, previsto tra venerdì 25 e domenica 27 aprile in Vaticano. In entrambe le date, le bandiere su tutti gli edifici pubblici verranno issate a mezz’asta e tutte le attività governative e funzioni pubbliche saranno sospese.
Papa Francesco è stato definito dal Governo «un simbolo di giustizia sociale e di pace per i popoli di tutto il mondo» e ha invitato «il popolo maltese e gozitano a unirsi a quest’ultimo saluto di rispetto osservando questi giorni di lutto».
La notizia ha generato un’ondata di commozione anche tra le autorità politiche e religiose locali. Diversi esponenti hanno reso omaggio alla figura di Bergoglio, tra cui il Presidente della Repubblica Myriam Spiteri Debono, la quale ha affermato che «Papa Francesco sarà ricordato per la sua umiltà, per la particolare attenzione che ha dedicato durante il suo mandato ai poveri e agli emarginati, nonché per il suo continuo lavoro per la pace internazionale e la riconciliazione tra i popoli».

Il Governo lo ha ricordato sottolineando il «legame speciale» instaurato con Malta in seguito alla visita apostolica compiuta nell’aprile del 2022, un viaggio pastorale che rimase «impresso nel cuore di molti maltesi», per i suoi richiami all’accoglienza, alla fraternità e all’impegno verso i più vulnerabili.


«Papa Francesco ha lavorato instancabilmente a favore della pace durante le sfide geopolitiche e ha guidato importanti riforme all’interno della Chiesa cattolica» si legge nel comunicato del Governo. Il Premier Robert Abela, ha sottolineato «l’importante lavoro svolto da Bergoglio durante il suo pontificato», «in particolare nell’essere una voce forte a favore dei più vulnerabili e nel portare diverse questioni sociali al centro dell’agenda internazionale».


Fedeli alle sue richieste, Papa Francesco non sarà sepolto nelle Grotte Vaticane sotto la Basilica di San Pietro, come la tradizione prevede per i Pontefici, ma in una bara semplice (anziché nelle tradizionali tre di cipresso, piombo e rovere) presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, luogo in cui si recava per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico, si legge nel testamento redatto da Bergoglio nel 2022. Una scelta che riflette la sua volontà di semplicità e umiltà, tratti distintivi del suo pontificato.
Nel frattempo, si avvicina anche il momento della convocazione del Conclave, che vedrà i cardinali elettori radunarsi in Vaticano per eleggere il prossimo Pontefice. Secondo il diritto canonico, dovrà iniziare tra il 15° e il 20° giorno dalla morte del Papa, salvo deroghe stabilite dal Collegio Cardinalizio, pertanto l’apertura è prevista tra il 5 e il 10 maggio.
(in copertina: photo credits Pope Francis in Malta)
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