Conferenza stampa straordinaria nella serata di martedì del Primo ministro Robert Abela, che ha illustrato il secondo pacchetto economico del Governo per fronteggiare l’emergenza da coronavirus.
Robert Abela è tornato a parlare in pubblico dopo diversi giorni, che avevano dato l’impressione che il Ministro della salute Chris Fearne, avesse in qualche modo preso il sopravvento all’interno del gabinetto.
Al centro della conferenza stampa il secondo pacchetto di misure economiche “anti crisi” che il Governo ha messo in campo, dopo una prima manovra da 1,8 miliardi di euro, fortemente criticata e generalmente giudicata “insufficiente”.
Questo secondo pacchetto, sebbene criticato dalle opposizioni, mette d’accordo invece la maggioranza delle parti sociali.
Secondo Abela l’accordo raggiunto segna uno «storico patto tra le parti sociali che definisce la grandezza del popolo maltese in queste circostanze senza precedenti».
Una delle principali misure del pacchetto è una sorta di cassa integrazione, che destina ai lavoratori dipendenti dei settori più colpiti dall’emergenza circa 800 euro mensili. Ulteriori 400 euro saranno a carico dei datori di lavoro, per un totale di 1200 euro.
Lavoratori che erano a salario minimo, ha osservato il Primo ministro, vedranno addirittura un incremento nel loro stipendio.
Il sussidio governativo sarà pagato dal Governo tramite i datori di lavoro. Le società impossibilitate a provvedere alla loro quota di 400 euro dovranno registrarsi, segnalando la loro posizione, presso il Dipartimento delle Relazioni Industriali.
I settori individuati come bisognosi di intervento statale sono: vendita all’ingrosso, vendita al dettaglio, alberghi e strutture ricettive, ristoranti e gastronomie, guide turistiche, agenzie di viaggio, sicurezza, edilizia, trasporto, arti e spettacolo e servizi alla persona (barbieri, estetiste e così via).
Si calcola che le misure del Governo andranno ad alleviare la situazione di circa 60.000 lavoratori per una spesa mensile straordinaria di 44 milioni.
Sono previste misure anche per settori meno colpiti dalla crisi, ma comunque in difficoltà, come per esempio il manifatturiero. In questo caso il Governo pagherà un giorno di lavoro a settimana per lavoratore, con una platea complessiva di 50.000 lavoratori e una spesa mensile di 17 milioni di euro.
Il Governo aveva in precedenza annunciato anche uno stop al pagamento delle tasse e dell’Iva, con i pagamenti di marzo e aprile posticipati, per ora, al mese successivo o più avanti ancora se la crisi dovesse permanere.
Niente manovra sugli affitti e sulle bollette
Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti Abela ha commentato che non sono state previste misure di riduzione sulle bollette, come richiesto dall’opposizione, ma che potrebbero essere considerate in futuro.
Sulla questione degli affitti ha precisato che, essendo regolati da contratti tra privati, il Governo non può intervenire. Ha però esortato i proprietari alla «responsabilità» in questi momenti difficili.
Aiuti alle famiglie
Ulteriori misure in essere riguardano le famiglie dove uno dei due genitori è stato costretto a rimanere a casa con i figli rinunciando all’impiego. In questo caso il Governo ha previsto 800 euro di sostegno al mese. La platea è stimata intorno alle 12.000 famiglie per un costo mensile di 9,5 milioni di euro.
Lavoratori licenziati dopo il 9 marzo in seguito alla crisi riceveranno a loro volta 800 euro mensili.
Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito covid19.maltaenterprise.com