Una notte lunga, lunghissima, quella tra mercoledì e giovedi per i residenti di Marsascala, che sono rimasti per circa quindici ore senza elettricità, costretti a misurarsi con il buio ed un caldo asfissiante dovuto alla forte ondata di calore che sta attraversando l’arcipelago in questi giorni.
L’indignazione degli abitanti non si è fatta attendere: innumerevoli i messaggi di sfogo postati sui social media nelle scorse ore per denunciare gli enormi disagi nel dover affrontare temperature così elevate senza l’ausilio di condizionatori o ventilatori, costretti persino a gettare nella spazzatura interi congelatori di cibo e provviste, compresi quelli degli esercizi commerciali della zona.
L’interruzione di corrente si è verificata intorno alle 23.00 di mercoledì sera ed è stata ripristinata solo nel pomeriggio del giorno seguente, giovedì, lasciando i residenti a fare i conti con temperature notturne inchiodate ai 32 gradi, senza possibilità di tregua.
Secondo Enemalta, fornitore dei servizi di energia elettrica, il problema è conducibile a due guasti che si sarebbero sviluppati in un cavo sotterraneo di alta tensione.
L’interruzione a Marsascala, purtroppo, è solo uno dei numerosi guasti che si sono sviluppati sulla rete di distribuzione di energia elettrica che ha interessato tutta Malta negli ultimi giorni. La domanda di elettricità è aumentata sulla scia di una prolungata ondata di calore che ha afflitto le isole.
Situazione che non è passata di certo inosservata a Miriam Dalli, il ministro dell’Energia; intervenuta giovedì sulla questione, ha affermato che il problema non riguarda la produzione di elettricità ma la rete di distribuzione stessa di cui è responsabile Enemalta.
Per questa ragione ha definito “inaccettabili” le continue interruzioni di corrente ed ha invitato il fornitore di servizi di energia elettrica ad elaborare quanto prima un piano per affrontare le criticità della rete.
Il ministro dell’Energia ha inoltre aggiunto che negli ultimi anni il Governo ha investito ben 130 milioni di euro per migliorare il sistema di distribuzione dell’energia elettrica, ma chiaramente non è bastato.