Nel corso della conferenza stampa di venerdì, il ministro della Salute Chris Fearne ha annunciato che la dose di richiamo del vaccino anti COVID-19 sarà disponibile per l’intera popolazione dai 12 anni in su, secondo fasce d’età, a partire dal prossimo mese di gennaio.
La decisione arriva in seguito al recente aumento di casi che nella giornata di venerdì ha registrato 40 nuovi positivi, un tasso decisamente più alto rispetto a quello delle settimane precedenti. Secondo Fearne, infatti, «l’immunità al virus è in diminuzione quindi il richiamo vaccinale è determinante».
Dal 6 dicembre, a ricevere la convocazione saranno gli ultra sessantenni, mentre le persone con un’età superiore ai 45 anni riceveranno la comunicazione nella prima settimana di gennaio.
Le dosi di richiamo del vaccino sono state fino ad oggi somministrate al 75% dei soggetti vulnerabili, per un totale di 56.585 dosi iniettate a persone dai 70 anni in su, mentre invece la popolazione maltese vaccinata corrisponde al 94%.
Cambio di rotta per insegnanti, operatori sanitari e farmacisti che inizieranno a ricevere la dose di richiamo dal prossimo lunedì, in anticipo rispetto al programma precedentemente stabilito.
Dato il recente aumento di casi positivi al Coronavirus registrato sull’arcipelago, il ministro ha esortato le persone a rimanere vigili, nonostante al momento non ci sia la necessità di introdurre ulteriori restrizioni.
La situazione negli ospedali, invece, continua a rimanere stabile e la maggior parte delle persone positive al virus presenta sintomi molto lievi.
Fearne ha affermato che, a differenza di quanto sta accadendo nel resto d’Europa, la situazione sul fronte della lotta alla pandemia a Malta rimane sotto controllo a causa dell’alto tasso di vaccinazione registrato nel Paese.
L’unica variante del virus presente a Malta rimane la variante Delta.
I principali focolai COVID-19 presenti attualmente sull’arcipelago riguardano 33 casi legati ai luoghi di lavoro 6 casi in un centro di assistenza all’infanzia.
Secondo il ministro, gli ambienti di lavoro rappresentano attualmente i luoghi più a rischio per la diffusione del virus, quindi l’uso delle mascherine rimane fondamentale.