Ad un anno dalla legalizzazione del consumo di cannabis terapeutica, pare che il mercato potrebbe espandersi ad un altro gruppo di “consumatori”.
Durante la conferenza del Medical Cannabis World Forum della scorsa settimana, l’ormai ex ministro dell’economia Chris Cardona ha annunciato che Malta sarà coinvolta nella ricerca e produzione di cannabis medica per gli animali domestici.
Pare che il CBD, la sostanza “legale” contenuta nella marijuana, abbia mostrato effetti positivi nella cura di cani con patologie come epilessia, ansia, cancro, disturbi gastrointestinali.
La notizia – che da una parte può compiacere per il benessere dei nostri amici a quattro zampe – sembra stridere con le falle nella regolamentazione sull’utilizzo da parte “umana”.
Sebbene il consumo ad uso personale sia ormai legale, secondo la legge anche una piccola quantità è sufficiente per essere sospettati di traffico di sostanze illecite.
Marie Claire Camilleri, la donna condannata lo scorso mese per il possesso di una piccola quantità di cannabis – che utilizzava per problemi di ansia – è una delle vittime della falla nella regolamentazione.
Il Magistrato incaricato del caso avrebbe persino ammesso che l’imputata ne facesse un uso personale, ma che la formulazione della legge le impediva di scagionarla dalle accuse.
L’Europarlamentare Miriam Dalli si sta battendo sul suo caso per chiedere al Governo una rettifica della legge sul possesso e coltivazione di cannabis.
Fonte: Lovin Malta