AGGIORNATO
Le autorità sanitarie starebbero indagando su una macelleria gozitana accusata di aver presumibilmente messo in vendita delle salsicce maltesi realizzate con carne di cani e gatti provenienti da un rifugio.
I controlli sarebbero scattati a seguito di alcune segnalazioni di persone che lamentavano di essersi sentite male dopo aver consumato le salsicce acquistate nella macelleria al centro della bufera.
Sebbene la notizia appariva come frutto di semplici “rumors” che si alternavano da settimane, pare essere divenuta oggi oggetto di attenzioni da parte delle autorità che hanno disposto l’avvio delle indagini, mentre per l’Association for Abandoned Animals (AAA) non ci sono dubbi: la vicenda è reale. Sull’onda di quanto riportato da alcuni media locali, il rifugio per animali di Marsa ha dichiarato sui social che «Questa storia è reale, non frutto dell’immaginazione. (..) A Gozo, cani e gatti sono stati trasformati in salsicce destinate al consumo umano e le persone sono state ricoverate in ospedale».
L’accaduto si sarebbe verificato settimane fa, ma «purtroppo c’è solo un silenzio assordante da parte delle autorità» dichiara AAA, che continua: «vorremmo poter pubblicare il suo nome e la sua foto su questa pagina. Non vediamo l’ora di farlo, ma non siamo sicuri delle ripercussioni legali che dovremmo affrontare».
Secondo quanto riferisce l’associazione, il macellaio in questione lavora a Xaghra ed è stato descritto come «un idiota e un selvaggio» dal santuario che ha inoltre pubblicato delle foto occultate sia del soggetto sia della macelleria in cui opererebbe.
Tuttavia, gli ultimissimi aggiornamenti forniti da altri media locali gettano ulteriori perplessità sulla vicenda tutt’altro che chiara sin dalle prime battute, soprattutto per l’assenza di comunicati ufficiali da parte delle autorità sanitarie o da chi di dovere. Secondo Times of Malta, pare infatti che il punto vendita in questione fosse chiuso da tempo, NewsBook dice che la polizia non ha ricevuto alcuna segnalazione e che le preoccupazioni sono emerse solo tramite il tam tam sui social, mentre altre fonti hanno riferito al Malta Independent che, secondo accertamenti già effettuati dalla polizia oltre una settimana fa, la storia risulta infondata, e che presso il Gozo General Hospital non sono state ricoverate persone con sintomi da intossicazione alimentare.