Quello della limitazione delle transazioni in contanti a favore di quelle elettroniche toccherà anche Malta, a breve sarà proibito effettuare o ricevere pagamenti in contanti superiori a 10.000 euro.
Dopo anni di riluttanza da parte del Governo maltese nel limitare la circolazione del contante, sembra arrivato il momento di cedere alle pressioni internazionali.
Quando in Italia, con il prossimo Decreto fiscale del 2020, il limite del pagamento in contanti scenderà a soli 2000 euro, quello maltese si attesterà a 10.000 euro.
La prima proposta in tal senso del Ministro delle finanze Edward Scicluna risale a quattro anni fa, fu però bocciata dal Governo che temeva ripercussioni dirette sull’economia.
La lotta nella repressione dell’evasione fiscale e del riciclaggio di denaro sporco da parte dell’Unione Europea ha però aumentato le pressioni in tutti i Paesi, compresa Malta, dove il limite dei pagamenti in denaro contante è superiore a molti altri.
Presto sarà bandito il pagamento in contante sopra i 10.000 euro per automobili, barche, proprietà, opere d’arte, gioielli, metalli e pietre preziose, etc.
Scicluna durante il suo intervento per il bilancio lo scorso lunedì ha confermato l’impegno del Governo maltese nel creare un’agenzia dedicata alla lotta alla criminalità finanziaria.
Nel resto d’Europa la situazione è in realtà molto varia con Berlino che fa da capofila ai Paesi riluttanti ad abbandonare il contante. In Germania infatti non vi è limite all’uso del contante e l’80% delle transazioni sono eseguite senza uso di carte. Al polo opposto Francia e Spagna, con un limite di 1000 euro per i pagamenti in contante.