L’opera d’arte “Il Risorto da combattimento” dell’artista italiano Gerald Moroder, realizzata con i resti della strage di Capaci in cui il 23 maggio del 1992 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, starà a Malta ancora per un anno, esposta in Pjazza Balluta a St. Julian’s.
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L’iniziativa fa parte dell’accordo siglato tra la Fondazione Falcone e la Ong Repubblika in occasione del sesto anniversario dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, momento durante il quale è stata inoltre annunciata l’installazione di uno spazio dedicato alla giornalista uccisa da un’autobomba all’interno delle sedi del “Museo del Presente” dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino che saranno inaugurate a partire dalla primavera del 2024, prima a Palermo e poi a Roma e Bolzano.
L’opera di Moroder sarà quindi esposta per un anno a St. Julian’s grazie alla collaborazione mostrata dal sindaco della cittadina, Guido Dalli, e dai consiglieri comunali che «hanno subito accettato la proposta», ha affermato Robert Aquilina, presidente di Repubblika.
«Porteremo Daphne ad essere riconosciuta per quello che è: una eroina maltese servitrice dello Stato maltese tanto quanto lo sono stati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eroi e servitori dello Stato italiano» ha aggiunto Aquilina, puntando il dito contro «quei politici laburisti che hanno creato il clima di corruzione e impunità che ha portato coloro che si sentivano “a proprio agio” ad uccidere Caruana Galizia».