Governo, proprietari dei supermercati e importatori hanno siglato un’intesa che sancisce la stabilità dei prezzi e una riduzione minima del 15% del prezzo consigliato di vendita (RRP) su prodotti alimentari essenziali appartenenti a quindici diverse categorie.
Ciò significa che il prezzo di circa 400 prodotti di prima necessità sarà garantito e non sarà soggetto ad incrementi quando il governo presenterà la Finanziaria del prossimo anno. L’accordo entrerà in vigore a partire dall’inizio di febbraio e rimarrà valida per nove mesi.
Nel corso di una conferenza stampa congiunta con il Ministro dell’Economia Silvio Schembri, il Primo Ministro ha spiegato che l’iniziativa promossa dal governo prevede uno sconto del 15% sul prezzo consigliato di vendita di alimenti selezionati appartenenti a diverse marchi, che porterà le famiglie ad avere la certezza (e la tranquillità) di poter acquistare molti prodotti essenziali ad un prezzo invariato fino a fine 2024, nonostante nel frattempo la situazione attuale porterà altri prodotti a subire incrementi periodici.
Il prezzo consigliato è fissato dagli importatori e comunicato ai rivenditori che, tuttavia, possono scegliere di lasciarlo invariato oppure di ridurlo ulteriormente sulla base di diversi fattori. Chiaramente più sceglieranno di aumentare lo sconto e meno profitto ricaveranno, ma il principio chiave è quello di fornire un tetto massimo da non superare su molti beni di prima necessità.
«Siamo certi che fino alla Finanziaria, il prezzo dei prodotti essenziali di cui le famiglie hanno bisogno quotidianamente non aumenterà di nuovo» ha affermato Robert Abela, sottolineando che questa «politica di stabilità, certezza e tranquillità» continuerà ad essere portata avanti attraverso altre misure importanti come i sussidi in campo energetico e l’attuazione di un bilancio sociale.
Il Ministro dell’Economia ha spiegato che la scelta dei prodotti alimentari essenziali interessati dall’iniziativa è frutto di uno studio che ha rilevato quelli più consumati nel Paese, racchiusi in un elenco di 15 categorie che hanno poi dato il via a settimane di «intensi dialoghi» con gli operatori interessati nel settore privato.
Le categorie dei 400 prodotti identificati come quelle più “suscettibili” all’inflazione e maggiormente consumate a Malta che saranno scontate del 15% sono:
- Carne di manzo in scatola di tutte le tipologie e in tutte le taglie
- Cornflakes in buste o pacchetti
- Cream crackers di tutte le dimensioni
- Carne di manzo e carne di maiale macinate fresche e congelate, sia confezionate singolarmente che mixate
- Braciole di maiale confezionate, sia fresche che congelate
- Cosce di pollo crude e congelate, sia confezionate sfuse/a peso che confezionate fresche
- Pollo intero crudo congelato, sia confezionato sfuso/a peso che confezionato fresco
- Piselli, broccoli e spinaci surgelati in buste di tutte le dimensioni (esclusi quelli biologici)
- Bustine di tè nero importate di tutte le dimensioni
- Caffè solubile anche decaffeinato in tutte le misure
- Tonno striato in olio vegetale, di soia o di girasole in scatole da 70 g a 200 g (escluso tonno striato e tonno pinna gialla in salamoia e in olio di oliva)
- Margarina anche a basso contenuto di grassi e di sale, in vaschetta o al cartoccio
- Patatine fritte surgelate a taglio regolare (Straight cut), in buste di tutti i formati
- Latte UHT: scremato, parzialmente scremato e intero in cartoni o bottiglie di tutti i formati
- Spaghetti e penne di grano in confezioni di tutti i formati
«È gratificante vedere oggi tanti volti noti, di importatori e proprietari di grandi stabilimenti che vendono prodotti alimentari, tutti qui per un unico scopo» ha affermato Schembri, aggiungendo che è necessario “fare del nostro meglio” per mantenere i prezzi quanto più stabili possibile, evitando ulteriori impennate dell’inflazione che si riflettono sulle tasche delle famiglie, «i vostri consumatori».
Per i titolari di piccole botteghe e negozi di alimentari che ovviamente non hanno la struttura per raggiungere economie di scala, il governo ha previsto un contributo di 125 euro mensili per compensare la riduzione dei profitti, qualora decidessero di aderire all’iniziativa. Per farlo è necessario visitare il sito web del Ministero dell’Economia e compilare l’apposito modulo.
Tutte le attività commerciali che faranno parte del circuito saranno riconoscibili attraverso un’apposita segnaletica da applicare sulle vetrine, che riporta il logo di “Stabbiltà”. Per maggiori informazioni visitare il sito web del Ministero dell’Economia oppure telefonare al numero verde 153.