Prende sempre più forma il progetto per la costruzione di un cavo sottomarino gemello a quello già presente, che percorrerà la tratta Maghtab-Ragusa coprendo una distanza di 118 chilometri e che servirà a portare energia a Malta dalla Sicilia.
Dopo l’incontro nelle scorse settimane dell’ambasciatore maltese Carmel Vassallo in visita nella provincia di Ragusa dal sindaco della città Peppe Cassì, è toccato oggi al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci accogliere il ministro dell’Energia maltese Miriam Dalli.
«Un tavolo tecnico di lavoro con l’assessorato Territorio e ambiente, il dipartimento regionale Energia e i rappresentanti del governo maltese in cui elaborare le strategie e procedure di avanzamento del progetto di costruzione del secondo interconnettore elettrico che collegherà Malta alla Sicilia», è quanto annunciato da Musumeci a Palazzo Orléans, alla presenza del ministro Dalli che, per l’occasione, ha sottolineato come la creazione di un secondo interconnettore rappresenti il modo migliore per far fronte all’aumento di richiesta di energia elettrica da parte dei cittadini maltesi e che, per questo, «chiediamo la collaborazione del governo della Regione al fine di accelerare questo processo che dovrebbe concludersi entro il 2025».
Nel corso del colloquio, al quale ha preso parte anche una delegazione composta dal consigliere del Ministero, Jonathan Scerri, dal Ceo di Icm – Interconnect Malta Ltd, Ismail D’Amato e dal capo divisione tecnica di Icm, Joseph Vassallo, è stata evidenziata la possibilità di rafforzare la collaborazione tra Sicilia e Malta nei settori dell’innovazione tecnologica, dell’ambiente e delle energie rinnovabili, temi cari ed entrambe le realtà che godono di posizioni strategiche vantaggiose sul piano delle risorse naturali.
Secondo Musumeci, infatti, «Sono molti gli ambiti in cui sarà possibile rafforzare e sviluppare la collaborazione tra le due isole, a cominciare dalla possibilità da parte della Repubblica di Malta di aderire alla creazione di un consorzio universitario che riunisca gli atenei dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo per offrire formazione specialistica post lauream ai giovani studenti del bacino mediterraneo».