Le autorità sanitarie locali hanno confermato il secondo caso di vaiolo delle scimmie (mpox) a Malta. Si tratta di un residente maltese ha contratto il virus dopo aver avuto rapporti sessuali sul territorio.
Si tratta di un paziente che attualmente si trova in isolamento, le cui condizioni cliniche sono stabili tanto da non aver richiesto il ricovero in ospedale. Sono in corso gli sforzi per tracciare la mappa dei contatti avuti dal soggetto al fine di prevenire un’ulteriore trasmissione, e anche le analisi per identificare la specifica variante del virus.
Esistono due distinte varianti del virus del vaiolo delle scimmie, ovvero “Clade I” e “Clade II”. Secondo quanto riferito dal Ministero della Salute, il caso di mpox segnalato la scorsa settimana è stato identificato come “Clade II” a seguito di test approfonditi e analisi di laboratorio.
Il “Clade I” è diffuso prevalentemente in Africa centrale, noto per causare malattie più gravi e tassi di mortalità più elevati. A causa della sua incidenza, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha dichiarato emergenza sanitaria di rilevanza internazionale (PHEIC) nell’agosto 2024.
Il “Clade II” risulta meno grave e ha un tasso di mortalità significativamente inferiore. È ritenuto responsabile dell’epidemia globale in corso, iniziata nel 2022, che si diffonde principalmente attraverso la trasmissione sessuale da uomo a uomo. A Malta sono stati esaminati 35 casi in relazione a questa epidemia globale fino al 2023. Il primo caso riscontrato a Malta nel 2024 fa parte di questo clade.
Il Ministero della Salute ha consigliato alla popolazione di attenersi alle seguenti misure preventive per contenere la diffusione del virus:
- Praticare sesso sicuro e avere conversazioni aperte con i partner sulla salute sessuale;
- Evitare il contatto ravvicinato pelle a pelle con individui che presentano sintomi di mpox come eruzione cutanea;
- Mantenere buone pratiche igieniche, come lavarsi regolarmente le mani con acqua e sapone o utilizzare un disinfettante a base di alcol;
- Essere prudenti durante gli incontri sociali e i contatti intimi. Evitare di condividere oggetti personali come asciugamani, lenzuola e indumenti con persone infette;
- Consultare un medico alla prima apparizione dei sintomi oppure se si è entrati in contatto con qualcuno a cui è stata diagnosticata la malattia.
«Le autorità sanitarie continueranno a monitorare attentamente la situazione e fornire aggiornamenti se necessario. Invitiamo la popolazione a tenersi informata e a seguire le linee guida raccomandate per garantire la propria sicurezza e il proprio benessere» conclude il comunicato diffuso dal Ministero della Salute.