Oggi Malta celebra il cinquantesimo anniversario della sua proclamazione a Repubblica. Durante una cerimonia ufficiale, il Presidente Myriam Spiteri Debono ha pronunciato un discorso in cui ha sottolineato i progressi raggiunti dal Paese in questo mezzo secolo, richiamando i cittadini all’importanza dell’unità, della trasparenza e dell’impegno collettivo, ma anche mettendo in chiaro gli sforzi ancora da compiere affinchè, per esempio, «la governance sia davvero nelle mani di coloro che sono stati scelti dal popolo», e si metta fine ad «episodi di comportamento non etico, disonesto e non degno della popolazione che li ha votati per rappresentare il Paese».
Il Presidente ha ricordato il significato della transizione avvenuta nel 1974, quando Malta si emancipò completamente dalle sue radici coloniali per diventare una “Res Publica”, uno Stato in cui il popolo, attraverso i suoi rappresentanti, esercita il potere sovrano. Con la figura del Capo dello Stato incarnata da un cittadino maltese, il Paese ha compiuto un passo fondamentale verso l’autodeterminazione.
Spiteri Debono ha reso omaggio ai presidenti che l’hanno preceduta, evidenziando il loro contributo unico alla crescita della nazione: da Sir Anthony Mamo, il primo Presidente della Repubblica, all’ultima presidenza di George Vella, caratterizzata da un forte impegno per la pace e la sicurezza internazionale.
Rafforzamento dell’autodisciplina e rispetto dell’etica e dell’integrità
Nel suo discorso, il Presidente ha sottolineato l’importanza del consenso politico come fondamento di uno sviluppo sostenibile. Ha evidenziato le riforme significative, come l’introduzione dei Consigli Locali trent’anni fa e l’istituzione dell’Ombudsman e del Commissario per gli Standard.
Tuttavia, ha anche espresso preoccupazione per alcune lacune, come la correlazione tra elettori al primo conteggio e seggi in Parlamento e la necessità di migliorare il coordinamento tra i Comuni e le autorità centrali.
Spiteri Debono ha posto particolare enfasi sul ruolo del Revisore dei Conti come “guardiano” essenziale della trasparenza e della responsabilità finanziaria e del Commissario per gli standard nella vita pubblica insieme al relativo Comitato permanente.
Quest’ultimo «spesso sembra che prenda decisioni secondo le linee di partito, in base alle istruzioni dei capogruppo», per questo ci si chiede se questa istituzione «abbia i mezzi necessari per essere uno strumento efficace di autodisciplina».
Inoltre, «a Malta si verificano episodi di comportamento non etico, a volte non onesto e non degno di coloro che la popolazione ha incaricato di rappresentarla» ha affermato il Presidente, sottolineando che «il rispetto per le istituzioni dipende dal comportamento del ruolo dei leader» che sono «collettivamente e individualmente responsabili della percezione del Parlamento da parte del pubblico».
«Quanto meno lavoro i rappresentanti del popolo affidano al Commissario per gli standard, tanto più meritano il titolo di Onorevoli» ha ironicamente chiosato Spiteri Debono.
Finanziamento ai partiti e stop alle pressioni sui “pilastri” della giustizia
Il Capo di Stato ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità di affrontare la questione del finanziamento dei partiti politici, ribadendo che la trasparenza e il controllo su questo processo è fondamentale per diminuire «certi comportamenti che non sono solo vergognosi, ma anche pericolosi, poiché offuscano la rigida linea di divisione tra il potere del denaro e il potere del popolo nel governo del Paese».
È una delimitazione necessaria da imporre, secondo il Presidente, «se vogliamo che il governo sia davvero nelle mani di coloro che sono stati scelti dal popolo». Perciò, «dobbiamo stare attenti a non oltrepassare certi limiti (..) soprattutto per quanto riguarda alcune istituzioni che hanno compiti e ruoli specifici, ovvero i Tribunali, l’Ufficio del Procuratore Generale e la Polizia.
Questi tre pilastri della giustizia non devono subire «nessuna pressione da nessun punto di vista» perché «ogni tipo di pressione, anche se ben intenzionata, è pericolosa».
Inchieste pubbliche ancora da implementare
Il Presidente ha espresso parole di auspicio affinchè le raccomandazioni emerse dalle inchieste pubbliche vengano attuate, come nel caso di quella avviata per la morte di Jean Paul Sofia il cui processo di attuazione deve ancora essere concluso.
Citando l’inchiesta sull’omicidio Daphne Caruana Galizia, il Capo di Stato ha inoltre posto particolare enfasi sui giornalisti «come parte degli strumenti della democrazia», professione da rafforzare soprattutto per quelli che esercitano «integrità e professionalità nel loro lavoro».
Lo stesso sforzo dovrebbe essere fatto anche verso le organizzazioni della società civile e i volontari che ne fanno parte, incoraggiando i giovani a parteciparvi.
Il ruolo di Gozo nello sviluppo nazionale
Riconoscendo la specificità dell’isola di Gozo, il Presidente ha evidenziato l’importanza di investire nelle sue infrastrutture e nel suo sviluppo economico sostenibile, per garantire che i gozitani abbiano pari opportunità rispetto a quelli dell’isola principale, poiché «la doppia insularità di Gozo ha reso i gozitani una razza nella razza». Ha lodato gli sforzi per promuovere il turismo, ma ha anche esortato a non trascurare le necessità dei giovani gozitani, che meritano accesso a istruzione e lavoro di qualità senza dover necessariamente spostarsi a Malta.
Sfide attuali e visione per il futuro
Guardando al futuro, Spiteri Debono ha affrontato alcune delle sfide più pressanti per Malta, tra cui la questione di acquistare una propria casa, la tutela dell’ambiente e la necessità di un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità.
«Non dimentichiamo che, cinquant’anni fa, la maggior parte delle famiglie della classe operaia non erano proprietarie della propria casa, ma vivevano in locali in affitto. Fu più o meno in quel periodo che iniziò il processo per cui la maggior parte delle persone divenne proprietaria di casa» ha affermato il Presidente sottolineando che, tuttavia, i tempi cambiano e anche le leggi hanno dovuto essere modificate per raggiungere un migliore equilibrio tra il diritto umano fondamentale di avere una casa propria.
Spiteri Debono ha poi lodato le conquiste nei diritti umani, come il primo posto di Malta nella mappa europea della parità di genere, e il recupero post-pandemia del comparto turistico, che ha superato i livelli pre-COVID.
Il Presidente ha esortato i cittadini a preservare i valori di resilienza, solidarietà e comportamento etico, definendoli fondamentali per mantenere alta la reputazione di Malta sul palcoscenico internazionale.
Il ruolo di Malta nel mondo
Il discorso ha anche messo in luce il contributo di Malta nel contesto globale, citando il ruolo del Paese come mediatore neutrale e promotore della pace, evidenziato dalla recente presidenza maltese dell’OSCE.
«Non siamo inferiori a nessun’altra nazione», ha dichiarato il Presidente, invitando i maltesi a continuare a liberarsi dei residui di “mentalità coloniale” che «sono ancora evidenti in alcuni di noi» e a guardare al futuro con fiducia e determinazione.
«Ognuno di noi deve usare le buone qualità che ha in modo positivo e per fare del bene. È importante che diamo il buon esempio ai nostri giovani attraverso integrità ed etica (..) perché questi sono i cittadini che Malta merita» ha concluso Myriam Spiteri Debono lanciando un messaggio di speranza e determinazione per i prossimi decenni di Repubblica.
(cover credits: DOI / Pierre Sammut)
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