L’inchiesta condotta dal magistrato Charmaine Galea ha raccomandato che Keith Schembri, ex capo del Gabinetto del governo Muscat, e l’ex ministro Konrad Mizzi siano incriminati per aver pianificato di ricevere pagamenti da 17 Black, una società segreta con sede a Dubai di proprietà di Yorgen Fenech, imprenditore faccendiere nonché sospetto mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia.
Il rapporto, che rappresenta potenzialmente un passo cruciale nella lotta alla corruzione a Malta, è stato recentemente presentato al Procuratore Generale Victoria Buttigieg, con suggerimenti di azioni legali anche nei confronti di almeno altre tre persone e diverse aziende coinvolte, riferiscono i vari media locali.
L’indagine ha portato alla luce un sistema complesso di trasferimenti finanziari. Milioni di euro, provenienti dall’Azerbaigian e da una società associata alla nave di stoccaggio del gas naturale liquefatto a Delimara, sono stati trasferiti alla 17 Black. Questa società, sulla base delle rivelazioni emerse in seguito alla fuga di notizie dei Panama Papers, avrebbe dovuto pagare 150.000 euro al mese alle società offshore degli ex alti funzionari governativi Schembri e Mizzi registrate a Panama.
Yorgen Fenech, proprietario della 17 Black, era uno dei principali azionisti del consorzio Electrogas, che nel 2015 aveva vinto un appalto governativo da 450 milioni di euro per la costruzione e gestione di una centrale elettrica a Delimara. Il faccendiere, attualmente in attesa di processo come presunto mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, sempre secondo i media locali dovrebbe essere a sua volta incriminato insieme ad altri soggetti, tra cui Paul Apap Bologna, ex direttore di Electrogas, e Mario Pullicino, agente locale per la fornitura della nave cisterna di stoccaggio. Anche questi ultimi due individui sarebbero stati collegati a strutture offshore “segrete” simili alla 17 Black.
Le accuse, nel dettaglio, devono ancora essere rese note, ma riguardano presunti piani legati a corruzione e riciclaggio di denaro tramite strutture offshore. Questa vicenda si intreccia con altre inchieste in cui Schembri e Mizzi sono già coinvolti, come l’accordo truffa governo-Vitals/Steward Healthcare legato alla privatizzazione di tre ospedali pubblici ceduti a una società privata.
L’indagine su 17 Black è stata avviata nel 2018, dopo una denuncia di Simon Busuttil, ex leader del Partito Nazionalista, dell’europarlamentare nazionalista David Casa, dalla Ong Repubblika con il supporto dell’avvocato Jason Azzopardi, sulla base di rapporti forniti dalla Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU). Tuttavia, già nel 2016, Daphne Caruana Galizia aveva denunciato pubblicamente i legami di Mizzi e Schembri con strutture offshore a Panama e trust in Nuova Zelanda.
L’inchiesta pubblica indetta dopo l’omicidio della giornalista ha aspramente criticato le autorità locali per non aver agito tempestivamente sulle rivelazioni dei Panama Papers. Sempre allora, Manfred Galdes, ex direttore della FIAU, aveva chiesto il sequestro dei server di Nexia BT, i consulenti finanziari che avevano creato le strutture offshore per Mizzi e Schembri. Tuttavia, la polizia, su consiglio dell’ex procuratore generale Peter Grech, aveva ritenuto il sequestro una misura troppo “drastica” e “controproducente”. Ora, il tempo, pare averlo smentito.
(nell’immagine, da sinistra: Yorgen Fenech, Keith Schembri, Konrad Mizzi, Paul Apap Bologna, Mario Pullicino)
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