La più grande società di gaming a Malta, Betsson, ha annunciato una riduzione del proprio organico di 160 dipendenti, 130 dei quali proprio nella filiale dell’arcipelago.
Quarantotto delle persone rimaste senza lavoro sono cittadini maltesi: a questi sono già state consegnate le lettere di licenziamento, come ha riferito l’amministratore delegato del gruppo, Jesper Svensson.
Bettson è stata una delle prime società di gioco online ad essere autorizzata a Malta, nel lontano 2004. L’azienda, di gran lunga leader nel suo settore, impiega ad oggi circa 1.100 persone. La decisione di rivedere la pianta organica risponde ad una strategia mirata ad una maggiore efficienza della forza lavoro e, secondo quanto riferito da Svensson, non sarebbe legata a problemi con la legislazione maltese.
Il CEO di Betsson International, Pontus Lindwall, ha aggiunto: “In collaborazione con il team di gestione operativa, abbiamo iniziato a implementare azioni per migliorare il servizio. L’organizzazione ristrutturata sarà più snella e con responsabilità più chiare, oltre che in grado, a mio avviso, di migliorare col tempo l’efficienza”.
Nonostante il sacrificio di 130 persone e quasi cinquanta connazionali il sottosegretario all’economia digitale, Silvio Schembri, ha comunque espresso soddisfazione per il riconoscimento arrivato da Betsson nei confronti della legislazione maltese, e per la rinnovata intenzione di mantenere attiva la propria sede a Malta: “L’industria del gaming – ha sottolineato – ha registrato lo scorso anno una crescita a due cifre, pari all’11,6%, e si prevede che manterrà questi livelli anche nei prossimi anni, specialmente dopo l’entrata in vigore, alla fine di quest’anno, di un nuovo regime che disciplina le attività di gaming. L’industria impiega oltre 9.000 persone, e oggi ci troviamo in una situazione in cui eventuali licenziamenti a Malta saranno immediatamente assorbiti da altri operatori del settore, considerando i centinaia di posti vacanti”.