Baraonda fuori dal Parlamento lunedì sera quando gli attivisti di Moviment Graffitti hanno tentato di consegnare al Primo Ministro Robert Abela il “Prime Puppet Award” (Premio Primo Burattino), un riconoscimento volto a premiare «gli sforzi e la leale dedizione dimostrati dal Premier» verso la potente lobby dei costruttori maltesi, della quale è stato in grado di «soddisfare ogni esigenza».
Ovviamente si tratta di un’iniziativa basata sulla satira, ma che al contempo manifesta il malcontento che si respira nel Paese per le continue concessioni edilizie a favore degli interessi privati dei costruttori.
In un comunicato, la Ong ha dichiarato che il Primo Ministro ha “trionfato” per il suo «servizio impeccabile» agli sviluppatori. A fare di lui il «vincitore indiscusso», spiega Moviment Graffitti, «il modo in cui si piega all’indietro per placare coloro che tirano i suoi fili, impegnandosi in acrobazie mentali per giustificare le sue decisioni».
Uno degli aspetti che, a detta degli attivisti, ha permesso ad Abela di “distinguersi” nella corsa per il Prime Puppet Award è stata la mancata introduzione di una riforma chiave nelle procedure di ricorso per i progetti edilizi, promessa ma mai attuata. Secondo Moviment Graffitti, questa omissione consente ai costruttori di proseguire i lavori anche in caso di appelli rimasti in sospeso, dando il via alla realizzazione di edifici controversi in spazi contestati. «Un certo Joseph Portelli, che si è schierato a sostegno al Primo Ministro, ha dichiarato di essere molto soddisfatto e di essere in debito con lui per il ritardo della riforma».
L’organizzazione ha inoltre messo in evidenza come il governo stia tollerando – o addirittura incoraggiando – la mancata applicazione di sentenze contrarie a costruzioni abusive. Gli attivisti hanno accusato la Planning Authority di ignorare le decisioni dei tribunali continuando a concedere permessi per edifici illegali, una pratica che, secondo loro, sarebbe diretta espressione del favoreggiamento politico verso il settore edilizio.
Anche qui, «lo stesso Portelli, pur stentando a credere che il Primo Ministro fosse pronto a spingersi così oltre nell’accontentare i costruttori, ha confermato il suo “debito di riconoscenza” nei suoi confronti per “il coraggio mostrato” nel procedere in tal senso».
Infine, la Ong ha denunciato l’intervento del Primo Ministro per modificare i Piani locali riguardanti il sito di Villa Rosa, in cui un progetto di ampliamento per realizzare due grattacieli in un’area già densamente urbanizzata ha sollevato non poche polemiche.
Secondo Moviment Graffitti, Robert Abela ha immediatamente “accontentato” la richiesta di un certo costruttore detto “Tal-Franciz”, di rivedere i limiti edilizi per favorire lo sviluppo di un progetto di dimensioni maggiori rispetto al consentito, «promettendogli che avrebbe fatto del suo meglio per realizzarlo».
L’iniziativa di Moviment Graffitti rappresenta un’aspra critica al rapporto tra politica e imprenditori edili, alimentato dall’impatto che l’incessante cementificazione e le costruzioni hanno sull’ambiente e sulla qualità di vita dei cittadini.
«Un simile servizio, che testimonia l’assoluta lealtà del Primo Ministro nei confronti dei costruttori, non può passare inosservato» ha affermato la Ong dopo la (mancata) consegna del “premio” ad Abela, aggiungendo ironicamente che è stato «un grande onore aver avuto l’opportunità di conferire questo premio al “Primo Ministro dei costruttori”», concludendo con l’augurio che anche il Primo Ministro «sia stato altrettanto entusiasta e orgoglioso di riceverlo».