Stremato, senza un briciolo di energia, ma felice.
Erano le 22 quando Neil Agius è approdato a Xlendi, a Gozo, dopo una nuotata da record: ha coperto circa 125,6 chilometri in poco più di 52 ore.
È stato accolto da una folla di fan che lo ha applaudito e ha gridato il suo nome: una festa sincera e calorosa per quello che è lo sportivo più rappresentativo dell’arcipelago.
Il campione maltese aveva cominciato la traversata nel tardo pomeriggio di lunedì da Linosa, un’isola a nord di Lampedusa.
Quando ha messo piede sulla scogliera, la prima ad abbracciarlo è stata la sua fidanzata Lara, che proprio poco prima della partenza gli aveva chiesto di sposarlo.
Neil è apparso inevitabilmente molto provato, ma orgoglioso di essere entrato nella Storia.
Nella sua impresa Agius è stato accompagnato da cinque barche a vela e due RHIB con a bordo circa 32 membri dell’equipaggio, tra cui la fidanzata (quasi sposa) Lara.
Il suo arrivo era previsto a Malta, ma le correnti erano troppo forti e alla fine si è optato per una conclusione della traversata a Xlendi.
L’iniziativa rientrava nella campagna a sostegno di Wave of Change, un movimento ecologista, co-fondato da Agius, che sensibilizza sull’inquinamento da plastica e sui rifiuti marini.
Inizialmente il programma prevedeva un altro tragitto: Agius sarebbe dovuto partire da un piccolo villaggio della Tunisia, Hawaria orientale, e arrivare nel villaggio costiero siciliano di Kartibubbo (Trapani) dopo aver coperto una distanza di 153 chilometri.
I piani però sono saltati a causa delle condizioni meteo non favorevoli, e quindi si è optato per una partenza da Linosa e per l’arrivo sull’arcipelago.
CHI E’ IL CAMPIONE MALTESE
Nato il 6 giugno 1986, Neil Agius a 13 anni è entrato nella squadra nazionale di nuoto e ha iniziato a gareggiare a livello internazionale. Ha partecipato ai Giochi dei Piccoli Stati d’Europa e ai Giochi Olimpici di Atene del 2004. Dopo una pausa dall’attività agonistica, ha fondato il movimento Wave of Change insieme ad altri nuotatori e amici con i quali condivideva lo stesso interesse: la difesa del mare, soprattutto dall’inquinamento da plastica.