Alle accuse-bomba lanciate da Jason Azzopardi, il Premier Robert Abela e il ministro dell’Interno Byron Camilleri non ci stanno. Dura la loro replica a quanto presentato dal legale ed ex parlamentare nazionalista nell’istanza che chiede l’avvio urgente di un’inchiesta della magistratura su un presunto racket milionario che avrebbe visto migliaia di multe collezionate da cittadini maltesi dirottate sulle auto noleggiate dai turisti in visita a Malta, grazie alla complicità di alti funzionari della LESA.
Per Abela, accusato di essere stato a conoscenza di presunte irregolarità all’interno dell’agenzia, quanto riportato nel documento è una «completa menzogna», «una dichiarazione assolutamente falsa e rappresenta un sfacciato abuso delle protezioni offerte da un documento giudiziario».
Nel comunicato stampa diffuso venerdì, il Primo Ministro spiega che «chi presenta atti giudiziari maliziosi contenenti false accuse lo fa solo per cercare di gettare fango, sfruttando la segretezza di un’inchiesta per impedire all’accusato di ribattere pubblicamente».
Abela ha poi ricordato di essere «associato a importanti riforme nel campo della buona governance e del rafforzamento delle istituzioni, affinché abbiano maggiore forza nel prevenire e agire contro chi commette irregolarità. Al contrario, chi ha presentato il ricorso rimane associato a episodi duramente criticati, tra gli altri, dal Revisore Generale, che non hanno nulla a che vedere con la buona governance».
Dello stesso avviso il ministro dell’Interno, Byron Camilleri, a sua volta accusato di essere stato a conoscenza del presunto raggiro ma di non averlo contrastato, che a mezzo social ha definito la mossa di Azzopardi un «disperato attacco coordinato contro di me, basato su accuse infondate, che ha come obiettivo quello di cercare di diffamarmi e attaccare la mia integrità». Camilleri conclude dichiarando che «chi mi conosce sa come mi sono sempre comportato, e per questo attendo con fiducia che queste accuse vengano chiarite».
Sono sicuro che se fosse tutto vero accetterebbe le accuse a occhi chiusi.