Diverse stazioni di polizia del Paese sono tuttora chiuse al pubblico e questo mina la sicurezza dei cittadini. Così, durante una conferenza stampa tenutasi giovedì davanti alla centrale (chiusa) di Msida, il Partito Nazionalista ha puntato il dito contro il governo, accusandolo di non investire sufficienti fondi a favore della “tranquillità” della popolazione che, con tutti i nuclei operativi in piena funzione a cui rivolgersi, si sentirebbe chiaramente più sicura.
A questo proposito, il deputato del PN, Darren Carabott, ha elencato le molte località attualmente prive di un presidio attivo che costringono i residenti a spostarsi in altri comuni per ricevere assistenza come, per esempio, quelli di Santa Venera o Pietà che devono recarsi ad Hamrun.
Così anche per i cittadini di Zebbug, Mellieha, Swieqi, Pembroke, Gharghur, Gzira, Attard, Balzan, Rabat, Dingli, Mdina, Kalkara, Isla, Birgu, Xghajra, Fgura, Luqa, Tarxien, Mqabba, Kirkop, Safi, Qrendi e Mgarr per l’isola di Malta. Lo stesso problema si riscontra a Gozo dove, per chiedere assistenza, i residenti del posto devono recarsi a Victoria o Mgarr, oppure a Marsalforn ma solo “occasionalmente”», ovvero «quando un agente di polizia di comunità è disponibile a usare la stazione come ufficio».
A prendere parola è stato anche il sindaco di Msida, Charles Selvaggi, che ha denunciato la chiusura “temporanea” della stazione di polizia locale che dura da quasi 500 giorni, ovvero dall’ottobre 2023, quando sono stati annunciati i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, secondo il primo cittadino, le opere di rinnovo sono ferme da mesi senza alcuna spiegazione ufficiale e senza una data certa per la riapertura.
Nel frattempo – sottolinea – Msida è stata teatro di diversi episodi di furto che, a suo dire, evidenziano l’urgenza di riaprire un presidio operativo 24 ore su 24. Attualmente, la presenza della polizia pare essere limitata a poche ore dal lunedì al venerdì, una situazione che Selvaggi ha definito “insufficiente” per un centro urbano in continua crescita.
Per cercare di risolvere almeno temporaneamente il problema, il Consiglio locale di Msida ha proposto al ministro dell’Interno, Byron Camilleri, di utilizzare una parte dei propri uffici come stazione di polizia operativa a tempo pieno. Tuttavia, la richiesta pare essere rimasta ancora senza risposta.
«Il governo sta dimostrando di non considerare prioritaria la sicurezza dei cittadini», ha dichiarato Selvaggi, evidenziando anche il disagio causato dalle impalcature erette lungo tutto il perimetro della stazione trasformatasi in cantiere, che riducono notevolmente il passaggio dei pedoni.
«Ogni cittadino ha diritto a sentirsi al sicuro nella propria comunità», ha concluso Carabott, accusando il governo di trascurare una delle sue responsabilità fondamentali. Alla conferenza stampa erano presenti anche altri consiglieri del PN di Msida.
Di tutta risposta, il Partito Laburista ha rigettato ogni accusa e difeso l’operato del governo, evidenziando i continui investimenti nelle forze dell’ordine ed il potenziamento delle risorse.
In un comunicato, ha affermato che la chiusura della stazione di polizia di Msida è dovuta a lavori di ristrutturazione mirati a migliorare il servizio per i cittadini. «Mai come oggi – sottolinea – la polizia ha avuto così tante strutture operative nel Paese, con un’ampia presenza di agenti grazie al Community Policing».
Il governo ha elencato gli interventi in corso su altre stazioni di polizia, come quelle di Hamrun, Rabat e Mtarfa, dove è prevista l’apertura di un nuovo centro antiviolenza domestica. Inoltre, sono stati evidenziati i miglioramenti strutturali effettuati nelle stazioni di Marsascala, Santa Lucija, Marsalforn e Siggiewi, molte delle quali ora operative 24 ore su 24.
Il PL ha inoltre sottolineato che, grazie all’introduzione del sistema di invio denunce da remoto che consente ai cittadini di mettersi in contatto con le forze dell’ordine via web, oltre alla dotazione delle bodycam per gli agenti, la sicurezza a favore dei cittadini è stata potenziata con strumenti moderni. Infine ha concluso sottolineando che «le statistiche indicano che il 90% della popolazione maltese ha fiducia nella polizia e Malta rientra tra i dieci Paesi più sicuri al mondo».
(photo credits: Partito Nazionalista)
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