Toni accesi quelli racchiusi all’interno del comunicato rilasciato da Moviment Graffitti che torna a puntare il dito sui progetti per la realizzazione del porto turistico a Toqba tal-Birgu, ufficialmente smentiti pochi giorni fa dal Ministero delle Infrastrutture.
Proprio quest’ultimo dietro front ha fatto scattare l’allarme dell’ONG che, accusando l’agenzia governativa di dichiarazioni ingannevoli e ribadendo la propria contrarietà ai piani di edificazione del Birgu Yacht Marina, tuona chiedendo espressamente di «smettere di prendere in giro i cittadini».
Ad innescare la miccia alcune segnalazioni da parte dei residenti di Birgu che hanno riferito dell’improvvisa comparsa di cartelli che segnalano il divieto di balneazione nel litorale di it-Toqba tal-Birgu, ovvero, proprio l’area all’interno della quale secondo i rendering presentati dal Ministero le grandi barche e gli yacht troverebbero ormeggio.
Mentre la proposta risulta attualmente al vaglio della Planning Authority, dalle fonti governative si apprende come vi siano solamente ragioni di sicurezza dietro l’affissione della segnaletica comparsa in quella zona fornendo una spiegazione che, però, non convince a pieno l’ONG secondo la quale rappresenterebbe un segnale di accelerata dei lavori:
«La scusa del Ministero delle Infrastrutture secondo cui i “divieti di balneazione” sono stati affissi per motivi di sicurezza è un insulto all’intelligenza della gente e non spiega in alcun modo perché i cartelli siano comparsi solo adesso, alla fine della stagione balneare, perché il Consiglio Locale non sia stato consultato e nemmeno informato e perché siano stati apposti specificamente lì, e non in decine di altri posti intorno a Malta e Gozo dove ci sono pericoli simili»
«È chiaro e preoccupante che tali segnali stiano aprendo la strada alla trasformazione dell’area in un porto turistico» conclude la nota, promettendo inoltre la resistenza dei cittadini che non permetteranno tanto facilmente di “invadere” i propri spazi per alimentare gli interessi dei privati.