Le condizioni e l’efficienza del Mount Carmel Hospital sono migliorate, ma c’è ancora molto da fare. È quanto emerge da un rapporto del revisore generale del National Audit Office (NAO), Charles Deguara, presentato al presidente della Camera dei Rappresentanti Anglu Farrugia, nella giornata di mercoledì 2 novembre.
Il documento si basa su uno studio effettuato nel 2018 dallo stesso NAO, nel quale emergeva che la situazione dall’ospedale psichiatrico erano stata messa in secondo piano rispetto agli altri settori della sanità pubblica locale. Per questo, erano state presentate numerose raccomandazioni al fine di migliorare la situazione sia dell’ospedale che dei servizi offerti.
Proposte dell’Ente governativo che, secondo Deguara, avevano trovato piena accettazione da parte della struttura, con oltre la metà di esse già in fase di realizzazione o attuazione. Tra queste c’era la riqualificazione dei locali del Mount Carmel Hospital, che avrebbe già portato alla ristrutturazione della metà dei reparti. Sempre secondo la relazione, il nosocomio sarebbe inoltre diventato un luogo più sicuro, tanto per i pazienti quanto per gli operatori. Dal 2018 sarebbero anche aumentati i contributi finanziari all’ospedale psichiatrico, un aspetto che si è riflesso in una riduzione della mancanza di personale.
Il rapporto ha infine lodato il lancio della nuova strategia sulla salute mentale, che ha portato la struttura sanitaria a ridurre il numero di pazienti ricoverati, scegliendo soluzioni diverse per i casi meno problematici. Un risultato raggiunto anche grazie al potenziamento dei servizi offerti, nonostante la mancata realizzazione di un ospedale per casi più acuti e urgenti, che avrebbe ridotto ancora di più la pressione sul Mount Carmel.
I problemi però rimangono e continuano a preoccupare il revisore: tra tutti, i numerosi reparti ancora non riqualificati, le cui cattive condizioni influirebbero negativamente sul benessere dei pazienti e del personale. Quest’ultimo, tra l’altro, ancora in deficit, nonostante le nuove assunzioni. Sempre secondo il NAO una grave mancanza risiederebbe anche nel sistema di videosorveglianza della struttura, reputato ancora non all’altezza degli standard necessari.
In senso generale, l’Ente esprime infine parere negativo sui locali dedicati ai servizi ambulatoriali per la salute mentale, che sarebbero fin troppo angusti per ospitare adeguatamente i pazienti.