È di pochi giorni fa la notizia che l’arcivescovo di Malta è un possibile candidato alla guida della chiesa cattolica.
Questo è quanto si evince dalle parole di John Allen, editore di Crux Now, la fonte più autorevole di affari vaticani, edito in lingua inglese.
Tale conclusione emerge in seguito al termine del sinodo svoltosi il mese scorso in Vaticano.
Papa Bergoglio ha più volte esternato i propri problemi di salute, da cui i primi sondaggi sul toto-Papa, che non si sono fatti attendere.
Tradizione vuole che la nomina di Papa spetti a un cardinale (quelli più in vista oggi sono Cardinal Pietro Parolin, Italiano, Cardinal Christoph Schonborn, Austriaco, e Cardinal Sean O’Malley, Statunitense).
Ciò non esclude la possibilità che il concilio dei Cardinali scelga il successore leader del mondo Cristiano al di fuori della propria cerchia.
Oltre all’Arcivescovo Charles Scicluna, figura molto rispettata dai fedeli maltesi e non, viene indicato come Papabile l’Arcivescovo di Sidney, Anthony Fisher.
Scicluna, a lungo inviato del Papa in Cile, svolge da sempre l’importante incarico di smascheratore di abusi tra le fila del clero.
Per tale ragione viene da molti definito come il più pericoloso uomo in Vaticano, non a caso si dice che 3000 preti siano stati siano stati rimossi per via delle sue indagini.
Inoltre, il rappresentante della chiesa maltese è ampiamente stimato per le sue capacità di riformatore, e viene elogiato per la sua conoscenza e doti linguistiche.
Pochi giorni addietro l’Arcivescovo è stato chiamato dalla Santa Sede per coprire ul nuovo ruolo in Vaticano, seppur mantenendo il proprio ruolo in patria, cosa che non capitava da 50 anni.
La Congregazione della Dottrina della Fede, di cui entra a far parte Scicluna è l’ufficio vaticano che elabora i casi di abuso sessuale a livello globale.