Lo stress e i contraccolpi inferti dalla pandemia costituiscono un bagaglio pesantissimo per chiunque, in particolar modo per bambini e adolescenti che ne subiscono gli effetti anche in famiglia, senza avere gli strumenti per fronteggiarli.
A dimostrarlo è l’aumento delle segnalazioni dei casi di abuso registrati su minori, sottoforma di violenza sia fisica che psicologica, ma anche relativi ad estrema trascuratezza nelle cure primarie e nei bisogni affettivi.
A Malta, la Direzione per la Protezione dei Bambini – ente governativo che si occupa di offrire protezione a bambini e adolescenti vulnerabili che sono stati o che rischiano di essere abusati o trascurati – ha recentemente dichiarato di ricevere circa 180 segnalazioni di abuso infantile al mese.
A rivelarlo a ONE News è stato Steve Libreri, direttore dell’ente, che ha inoltre raccontato il delicato lavoro svolto quotidianamente dal team di professionisti che lavorano per garantire la tutela dei più piccoli.
«Un buon numero di segnalazioni sono relative a negligenza ed abusi fisici sui minori; altre ancora giungono da famiglie che stanno affrontando una difficile separazione. Nei giorni in cui c’è scuola, poi, le segnalazioni aumentano vertiginosamente», afferma Libreri.
«Se all’interno della famiglia si assiste ad una serie di condizioni talmente degradanti da sfociare in trascuratezza fisica, malnutrizione o maltrattamenti a discapito dei più piccoli, l’Agenzia governativa provvede ad allontanare i bambini dai propri genitori affidandoli a delle residenze preposte, oppure a famiglie affidatarie», prosegue il direttore dell’ente, che aggiunge: «Anche un insegnante scolastico è obbligato a segnalare eventuali sospetti. Il settore dell’istruzione è, infatti, uno dei più coinvolti nel garantire la protezione dei minori, soprattutto da quando è stato reso obbligatorio dalla legge entrata in vigore a marzo di quest’anno».