Sono stati in tutto 380 i migranti soccorsi in mare lo scorso anno dalle forze armate locali nella zona SAR di Malta, 315 dei quali rispediti nei loro Paesi di origine, mentre altri 159, a cui era stato concesso il permesso di asilo sul territorio, sono stati ricollocati in altri Stati dell’UE.
Queste informazioni sono state presentate dal ministro dell’Interno, Byron Camilleri, in risposta a un’interrogazione parlamentare avanzata dal deputato nazionalista Joe Giglio, poi riportata dai media locali.
Camilleri ha inoltre affermato che, nello stesso periodo di tempo, altri 1.391 cittadini di Paesi terzi, sopresi a vivere irregolarmente sul territorio, sono stati rimpatriati nei loro Paesi di origine o provenienza.
Questo approccio, improntato principalmente sugli accordi con i Paesi vicini e sui rimpatri, sarebbe il risultato di un lungo processo messo in atto da anni dal governo maltese anche a livello legislativo, volto a rendere maggiormente «efficienti ed equi» – così dice Camilleri – i permessi di soggiorno rilasciati a coloro che meritano di trovare rifugio nel Paese, e “fermo” nei confronti di chi non ha diritto all’asilo.