Sono in salvo le 106 persone, fra cui 22 bambini, salvate dal Mediterraneo lo scorso 1 aprile nell’operazione condotta dalla ONG tedesca Sea-Eye 4 per sottrarre i migranti provenienti da Egitto, Nigeria, Sudan, Sud Sudan e Siria ad un tragico destino.
La nave ha fatto ingresso martedì pomeriggio nel porto siciliano di Augusta e per il centinaio di naufraghi a bordo è stata la fine di una odissea durata oltre una settimana in balia delle acque del Mediterraneo. Dopo il “no” secco ricevuto dalle autorità maltesi nei giorni scorsi, l’imbarcazione della ONG tedesca impegnata in due diversi soccorsi in acque internazionali aveva puntato dritto verso la Sicilia che si era dichiarata pronta ad offrire rifugio.
L’annuncio è arrivato dalla stessa ONG direttamente attraverso il suo profilo Twitter, che cita: «Sea-Eye 4 è stata finalmente assegnata ad un porto sicuro. Oggi a mezzogiorno è entrata nel porto di Augusta (Sicilia) e le persone salvate hanno potuto toccare terra».
Restano, invece, ancora in attesa dell’indicazione di un attracco sicuro i 113 sulla nave di Medici Senza Frontiere: «I forti venti e le onde alte fino a 2 metri stanno rendendo la situazione a bordo ogni ora più difficile», spiega il personale a bordo della Geo Barents, che si trova al largo delle coste siciliane tra Catania e Siracusa.
Der #SEAEYE4 wurde endlich ein sicherer Hafen zugewiesen. Heute Mittag lief sie in den Hafen von Augusta (Sizilien) ein und die geretteten Menschen durften an Land gehen. 1/2 pic.twitter.com/i5FOUqukrp
— sea-eye (@seaeyeorg) April 6, 2022