Si riaccende lo scontro tra Italia e Malta dopo il recente sbarco a Lampedusa di un gruppo di 13 migranti.
Fonti del ministero dell’Interno italiano hanno accusato la Guardia costiera maltese di avere intercettato l’imbarcazione nelle proprie acque territoriali e di averla aiutata a raggiungere l’Italia attraverso la fornitura di acqua, giubbotti di salvataggio, taniche di carburante e di una bussola per indicare la rotta verso Lampedusa.
A dimostrazione di quanto sostenuto, il Viminale ha portato alla luce alcune foto che ritraggono i giubbotti di salvataggio, trovati nell’imbarcazione, di marca “Mecca Marine”, azienda maltese che produce anche le uniformi della Marina maltese.
Dura la presa di posizione del ministro Matteo Salvini, condivisa attraverso il suo profilo facebook: «Dopo la Francia che ci riporta clandestini di nascosto, ora Malta regala ai barchini benzina e bussole per farli arrivare in Italia! Troppi indizi ci fanno credere d’essere di fronte a un vero e proprio atto ostile di un altro Paese dell’Unione europea: dopo quanto emerso a Claviere nelle ultime settimane, c’è la sensazione che l’Italia sia sotto attacco. Alcuni Paesi membri dell’Ue si disinteressano degli immigrati e ce li rifilano, mentre Bruxelles ci minaccia di sanzioni per la manovra: non ci faremo intimidire!».
Sempre via social, è arrivata la pronta replica del ministro maltese Michael Farrugia: «Matteo Salvini, basta con questo gioco! Smettetela di criticare Malta per aver fatto i suoi doveri e iniziate a prendere nota di cosa dovrebbe fare l’Italia per dare priorità e cura alla sicurezza delle persone in mare, nel rispetto degli obblighi internazionali. È l’Italia che ripetutamente non rispetta le convenzioni. Malta ha sempre seguito tutti gli obblighi e ha rispettato il principio del punto di arrivo più vicino. Matteo Salvini dovrebbe capire che i barconi di migranti in alto mare non sono sempre in difficoltà. Se le persone a bordo rifiutano di farsi salvare, nessuna autorità può vietare loro di continuare il loro viaggio. Malta ha accolto molti più migranti di quanti le erano dovuti per scopi umanitari, a causa del sistematico fallimento dell’Italia nel fornire qualsiasi forma di assistenza alle persone in difficoltà».