Situata nel cuore del Mediterraneo, Malta rappresenta un viatico cruciale al centro delle tratte di migranti che cercano maggiore fortuna nel Vecchio Continente trovando, però, spesso una risposta ferma da parte di Valletta, nel mirino delle ONG e delle autorità europee proprio per la sua discussa politica di gestione della zona SAR.
A conferma delle preoccupazione degli attivisti, i dati dell’Ufficio Statistico Nazionale (NSO) parlano chiaro e raccontano di un Paese che ha accolto solo il 15,1% delle richieste di protezione migranti finendo nella penultima posizione della classifica UE, davanti solamente a Cipro (6%).
Il rapporto rilasciato in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati e proprio una settimana dopo la tragedia del peschereccio in Grecia conferma come nel 2022 Malta abbia assistito ad un drastico calo degli sbarchi sulle proprie coste al netto di “sole” 10 imbarcazioni con 445 persone a bordo, segnando un -46,9% rispetto al 2021.
NSO traccia inoltre un identikit dell’origine dei richiedenti asilo, per la maggior parte provenienti da Paesi asiatici (90,6%), con la seconda fascia occupata da cittadini africani (9,4%).
Curioso invece constatare come settembre “vanti” il triste record del mese che ha registrato più sbarchi, con 176 individui che hanno cercato fortuna nell’arcipelago durante questo periodo, in prima fila davanti a novembre (116) e agosto (84).
Più in generale, sempre secondo il report, nel 2022 l’International Protection Agency (IPA) ha ricevuto complessivamente 1.318 domande di protezione internazionale segnando un calo del 17,4% rispetto alle istanze ricevute nell’anno precedente. Una cifra che non contempla le richieste temporanee (per la maggior parte provenienti dai rifugiati ucraini) e che vedono Malta posizionarsi all’undicesimo posto nella classifica UE per tasso pro capite di richiedenti asilo e Cipro come testa di serie anche in questo indice.
Anche in questo caso NSO ha ricostruito un identikit stabilendo che la maggioranza di loro proveniva dall’Africa (54,5%), dalla Siria (21,2%), dall’Eritrea (8,5%) e dal Sudan (7,9%), con poco più della metà delle richieste (56%) inoltrate da uomini di età compresa tra i 18 ed i 34 anni.
Nel corso del 2022, l’IPA ha elaborato 1.271 domande, il 15,1% delle quali accolte in primo grado, mentre le restanti sono state respinte. Rispetto agli altri Stati UE, Malta si è posizionata al penultimo posto tra i Paesi che hanno rifiutato più richieste in prima istanza nel corso del precedente anno, ed il ventunesimo posto su ventisei per il rigetto delle decisioni di ultima istanza adottate sui ricorsi nel 2022.
Infine, a dicembre 2022, si contavano 1.516 persone che beneficiavano di protezione temporanea a Malta, 99,3% dei quali erano cittadini ucraini.