Ridimensionare gli appartamenti e “rilassare” particolari politiche di pianificazione consentirebbe ai costruttori di realizzare appartamenti a prezzi accessibili: lo riferiscono i lobbisti del settore immobiliare.
Malta Developers Association ha presentato un documento che elenca sette proposte per la fornitura di alloggi a prezzi accessibili all’interno dell’attuale mercato immobiliare.
Disegnato da una sezione all’interno della MDA che ospita architetti ed ingegneri strutturali, il documento suggerisce una revisione al ribasso dei requisiti dello spazio standard per unità da una, due o tre camere da letto.
Ciò consentirebbe al costruttore di aumentare il numero di appartamenti, a condizione che una percentuale delle unità sia venduta all’interno di una fascia di prezzo accessibile.
Secondo MDA, un’unità immobiliare a prezzi accessibili è una proprietà con un valore di mercato che non è più di quattro o cinque volte lo stipendio del compratore.
Ciò significa che attualmente, le proprietà di alloggi a prezzi accessibili hanno un valore massimo di 120.000 euro per un’unità di 80 metri quadrati.
MDA suggerisce che il prezzo di acquisto dovrebbe essere limitato a 1.500 euro al metro quadrato, il cui affitto sarebbe a 500 euro al mese per i primi 10 anni, affinché l’appartamento sia accessibile.
Tuttavia, l’attuale prezzo più basso per un’unità a due o tre camere da letto è in genere intorno a 160.000 euro.
MDA ha presentato una serie di suggerimenti al Ministro delle Infrastrutture Ian Borg e al Segretario Parlamentare per la Pianificazione Chris Agius.
Il presidente di MDA, Sandro Chetcuti, ha spiegato che vi erano blocchi all’interno di aree che non erano fuori dalle zone di sviluppo, il cui sviluppo era legato a determinati impegni.
«MDA non sta proponendo una situazione che vedrebbe il profitto intascato da proprietari terrieri o sviluppatori, ma dagli stessi acquirenti» ha insistito Chetcuti.
Chetcuti ha proseguito indicando che nonostante la continua richiesta da parte degli acquirenti, gli sviluppatori si sono presi cura delle persone che non si sono potute permettere di possedere la propria casa.
L’associazione chiede alle autorità di riesaminare l’introduzione di uno sviluppo interno sensibile con lo scopo di fornire una percentuale di unità a prezzi accessibili.
MDA sta inoltre sollecitando le autorità a rinunciare alla condizione che prevede il 75% della proprietà del terreno e anche a sopprimere le spese di pianificazione di sviluppo e pianificazione delle commissioni di guadagno per progetti che includono un minimo del 20% di unità abitative a prezzi accessibili.