Il caro vita ha colpito tutti, non solo le tasche dei consumatori finali, ma anche quelle dei grossisti, che per contrastare il forte aumento dei prodotti a livello locale stanno ripiegando sull’Italia, in particolar modo sulla Sicilia, dove sempre più spesso si dirigono per l’importazione di cibo verso l’arcipelago maltese.
A comunicarlo è Virtu Ferries, la compagnia di navigazione che si occupa di operare i collegamenti nella tratta Malta-Sicilia che, in totale controtendenza con quanto sta accadendo a livello globale, ha scelto di mantenere i costi di trasporto ai livelli pre-COVID, supportando inoltre le piccole medie imprese con la riduzione dei costi per i veicoli commerciali attraverso l’introduzione di regimi vantaggiosi.
«Hotel e ristoranti stanno ricorrendo all’importazione dalla Sicilia per contrastare l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari locali, approfittando delle offerte» ha affermato la società che sta operando viaggi giornalieri con due navi proprio per facilitare l’approvvigionamento e lo stoccaggio delle merci da parte dei grossisti.
L’aumento dell’inflazione, il COVID-19 e la Brexit rappresentano le cause principali dell’impennata dei prezzi riscontrata nell’ultimo periodo. Secondo le statistiche ufficiali pubblicate da NSO, si tratta dell’aumento annuo più significativo degli ultimi quattro anni.
La categoria più colpita è stata quella dei generi alimentari, con i supermercati che stimano un aumento del 15% su tutta la linea. Un trend che, secondo gli esperti, probabilmente si trascinerà almeno dopo il mese di ottobre 2022.
L’allarme è stato lanciato anche da Marcel Mizzi, vicepresidente della Camera delle PMI, segnalando che i costi di trasporto di un container, prima tra i 2.000 e i 3.000 euro, sono saliti fino a 17.000 euro, con un aumento del 500% del prezzo di alcune merci.
Mentre il Governo sta lavorando su una possibile soluzione volta a supportare le spese affrontate dai grossisti, si è già scelto come tamponare il problema per lavoratori e studenti residenti a Malta che a breve beneficeranno di un assegno di 100 euro, mentre i pensionati e le persone che ricevono sussidi sociali riceveranno 200 euro per compensare l’aumento del costo della vita.