All’avanguardia nel campo medico e lavorativo, l’ospedale Mater Dei aveva riscosso un enorme consenso all’annuncio dell’apertura di un asilo nido per i figli dei dipendenti.
Tale entusiasmo ha però incontrato una battuta d’arresto quando, nella mattinata di lunedì, i bambini accompagnati dai propri genitori si sono ritrovati dinnanzi ai cancelli sbarrati del Childcare Center.
Già venerdì scorso l’amministrazione del Mater Dei aveva contattato telefonicamente i propri dipendenti avvisandoli dello stop immediato del servizio chiedendo loro di organizzarsi e ricercare un nuovo asilo nido a cui affidare i propri figli durante le ore lavorative offrendo, inoltre, una speciale autorizzazione a lavorare in smart-working fintantoché non avessero trovato una soluzione alternativa.
A rendere le cose ancor più complicate per i dipendenti del Mater Dei con figli vi è la sostanziale difficoltà a trovare una struttura in grado di accogliere i bambini a circa due mesi dall’apertura dei cancelli delle scuole nido, come confermato anche dal Presidente dell’Unione delle ostetriche e degli infermieri di Malta (MUMN), Paul Pace:
«I membri del sindacato che forniscono un servizio eccellente ai nostri pazienti sono arrabbiati e ansiosi per come sia stata presa una decisione così brusca senza alcuna considerazione degli effetti sul loro lavoro e sui loro figli. Tale decisione di chiudere il centro di assistenza all’infanzia a MDH non avrebbe mai dovuto essere presa o, nel caso fosse stata inevitabile, i genitori sarebbero dovuti essere avvisati con almeno sei mesi di anticipo poiché la disponibilità in un centro di assistenza all’infanzia richiede mesi»
La presa di posizione del MUMN avrebbe portato ad una reazione del Ministro della Salute Chris Fearne che, nel corso della giornata di martedì, si era affrettato ad affermare ai microfoni dell’Independent la riapertura immediata del servizio di asilo nido.
Notizia poi smentita, sempre dall’Independent, nella giornata di ieri, quando è stata pubblicata anche la mail tra l’Amministratore delegato dell’ospedale, Celia Falzon, e un’infermiera del Mater Dei che richiedeva conferma riguardo la veridicità delle parole del ministro ottenendo, però, la seguente risposta:
«In questo momento non sono in grado di confermare quando riaprirà l’asilo. Ci vorranno sicuramente diverse settimane»
Ulteriori dubbi sulle dichiarazioni di Fearne provengono da fonti vicine all’ospedale, le quali affermerebbero come il centro per l’infanzia potrebbe restare ancora chiuso a causa delle valutazioni ancora in corso per la concessione delle licenze necessarie per garantire il servizio.
Nonostante ciò, nella giornata di mercoledì il Ministro della Salute è tornato sull’argomento durante la seduta del Parlamento, sottolineando l’importanza di questo servizio offerto al Mater Dei rivelando, inoltre, di aver iniziato i colloqui con il Ministero dell’Istruzione per assicurarsi che questo centro per l’infanzia riapra quanto prima.
Per cercare di gettar luce sulle voci che si rincorrevano in queste ore, Fearne avrebbe in seguito motivato la decisione di questi giorni di chiudere l’asilo parlando di uno scarso numero di iscrizioni riscosse dal servizio in questi mesi.
Mentre dal sito del Mater Dei Childcare Center non arrivano comunicazioni ufficiali sulla vicenda, la questione è entrata quindi nel vivo con numerosi genitori che attendono ulteriori risposte e la garanzia che possa essere rispettato un servizio considerato, fino a questo momento, un benefit lungimirante offerto dalla struttura ospedaliera.