Nella giornata di ieri è stata portata a termine l’operazione di ricollocazione di 72 immigrati provenienti da diverse nazioni che erano giunti a Malta in maniera irregolare.
Attraverso un comunicato stampa, il Ministero degli Interni ha fatto sapere che l’operazione si è svolta nel contesto del meccanismo volontario di solidarietà, istituito nel giugno 2022 e della durata di un anno, con l’obiettivo di alleggerire l’onere dell’immigrazione irregolare proveniente dai Paesi di confine.
Gli immigrati hanno lasciato Malta attraverso un volo diretto verso altri Stati membri dell’Unione Europea, per completare il processo legato alla loro richiesta di protezione internazionale.
Il ministro dell’Interno Byron Camilleri ha sottolineato l’importanza della ricollocazione come il mezzo più efficace per consentire ad altri Stati europei ed all’Unione Europea stessa di condividere l’onere dell’immigrazione irregolare proveniente dai Paesi di confine, soprattutto nel caso di Malta, che per le sue dimensioni e la sua posizione geografica si trova ad affrontare sfide particolari.
Attraverso una strategia applicata sulla prevenzione, il rimpatrio e la ricollocazione, nella prima metà del 2023 Malta è riuscita a ridurre gli arrivi ed i rimpatri, ricollocando nello stesso periodo la stessa quantità di immigrati giunti dall’inizio dell’anno.
«Il governo continua a lavorare intensamente per implementare misure preventive, anche in collaborazione con la Libia, al fine di ridurre il rischio di perdite di vite umane e conseguentemente ha registrato una notevole riduzione degli arrivi irregolari e del rimpatrio di persone che non necessitano di protezione a Malta» ha affermato Camilleri.
L’operazione di ricollocazione ha richiesto la cooperazione di diverse entità all’interno del Ministero dell’Interno, nonché dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dell’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA). La ricollocazione è stata finanziata congiuntamente dall’Unione Europea, attraverso il Fondo per l’Asilo, la Migrazione e l’Integrazione (AMIF).